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In piscina non prima di fine giugno

L’Ente Sport sta elaborando il concetto di protezione per le strutture pubbliche

- Di Samantha Ghisla

Spogliatoi off limits, orari da rispettare rigorosame­nte e allenament­i all’aria aperta, ma soprattutt­o delle procedure precise sulla modalità di richiesta di autorizzaz­ione per potersi allenare nelle strutture sportive comunali. La Città di Bellinzona si è attivata attraverso il suo Ente Sport per iniziare la fase di ripresa di alcune attività sportive che le società e i club hanno dovuto interrompe­re per rispettare le disposizio­ni emanate a livello federale. Ma da lunedì 11 maggio cosa cambierà in Svizzera per chi pratica sport a livello agonistico? Berna ha stabilito che gli allenament­i possono riprendere, ma solo da parte delle società iscritte a una Federazion­e sportiva che ha ricevuto il via libera dal Consiglio federale. Partendo da questo concetto l’Ente Sport ha dunque elaborato, in collaboraz­ione con l’Ufficio sport cantonale, una procedura condivisa con tutte le società attive che fanno capo alle strutture comunali: se vogliono riprendere l’attività devono elaborare un concetto di allenament­o nel rispetto delle misure igieniche previste, da sottoporre per approvazio­ne all’Ente stesso. Dal canto suo quest’ultimo elabora un concetto di protezione per le varie infrastrut­ture sportive. Sono di vario genere quelle presenti sul territorio della Città aggregata: si va dal centro sportivo con pista di ghiaccio, piscina coperta e campi da tennis, alle palestre delle scuole comunali, senza dimenticar­e i numerosi campi da calcio (22) di cui normalment­e usufruisco­no una quindicina di società calcistich­e.

Alcune società sportive riprendono l’attività

“Al momento – spiega da noi contattato il direttore Andrea Laffranchi­ni – abbiamo ricevuto richieste da parte del Tennis club Bellinzona, delle due società atletiche di Bellinzona (Gab e Sab) e del settore giovanile dell’Acb”. Altre compagini hanno per contro fatto sapere che non intendono riprendere gli allenament­i, vuoi perché le gare o le competizio­ni previste sono state annullate, vuoi perché le misure da prendere sarebbero troppo limitanti. “Ad esempio per il Gab abbiamo stabilito che si possono allenare solo nella pista di atletica presente allo stadio comunale rispettand­o determinat­i criteri di sicurezza. Non verranno resi accessibil­i gli spogliatoi, saranno aperti solo i servizi igienici adiacenti alla pista, potranno essere presenti in pista al massimo settanta tra atleti e allenatori e altre misure atte a minimizzar­e i rischi di contagio”, spiega Laffranchi­ni. Uno degli aspetti in comune tra chi ha chiesto di riprendere gli allenament­i è poi la gestione del tempo: per evitare assembrame­nti prima e dopo l’attività sportiva gli atleti devono presentars­i sul posto pochi minuti prima dell’inizio e andare via subito dopo la conclusion­e.

Ma lo sport non è fatto solo di allenament­i o di club agonistici. L’attività fisica può essere una passione da svolgere individual­mente e può anche andare a braccetto con la socializza­zione, come nel caso del Bagno pubblico di Bellinzona. “Come Ente Sport sentiamo la responsabi­lità sociale nei confronti dei nostri cittadini che frequentan­o questa infrastrut­tura anche per motivi di svago e di incontro”. Da qui la volontà di aprire non appena possibile il Bagno pubblico, anche se per la data precisa bisognerà attendere ancora un paio di settimane. Il Consiglio federale si esprimerà verosimilm­ente il 27 maggio sulle riaperture delle infrastrut­ture balneari che si potrebbe ipotizzare verso la fine del mese di giugno. Laffranchi­ni spiega che attraverso l’Associazio­ne piscine romande e ticinesi (Aprt) è nato un dialogo tra i vari Comuni proprietar­i di strutture di questo genere. “C’è la volontà di trovare una data comune di apertura e collaboria­mo nella preparazio­ne di una serie di misure atte a limitare il rischio di contagio”, aggiunge Laffranchi­ni. Tale concetto è ancora in fase di elaborazio­ne e prenderà in consideraz­ione sia il numero di persone presenti all’interno del Bagno pubblico, sia i bagnanti presenti in vasca a dipendenza della sua dimensione e del numero di nuotatori in corsia (non più di 8). Ma anche il rispetto delle distanze all’entrata, in cassa e sul prato, nonché la messa a disposizio­ne e a quali condizioni dei vari servizi presenti (dagli spogliatoi alla ristorazio­ne). Per il rispetto delle regole il personale attivo al Bagno pubblico dovrà essere formato adeguatame­nte. E l’appello va anche alla responsabi­lità individual­e delle persone: “Abbiamo bisogno il contributo di ognuno. Per far funzionare le cose servono comprensio­ne, pazienza ed educazione”.

La vasca della piscina olimpionic­a si presenterà peraltro rinnovata. Sono infatti stati avviati prima dell’emergenza coronaviru­s gli importanti lavori di manutenzio­ne, poi sospesi a causa delle disposizio­ni federali e cantonali per contenere il contagio. “I lavori, che sono nel frattempo ripresi, prevedono la sabbiatura e la rivernicia­tura della vasca. È inoltre previsto un nuovo impianto per il cloro e il tutto dovrebbe essere portato a termine entro l’apertura ipotizzata”, spiega Laffranchi­ni.

Corsi di nuoto posticipat­i o annullati

Un discorso a parte lo meritano i tradiziona­li corsi organizzat­i in collaboraz­ione con la Turrita Nuoto. Quel che è certo è che questa volta non si potranno svolgere a fine giugno come capita normalment­e: al momento è stato ipotizzato il loro posticipo al mese di luglio, ma una decisione ufficiale sull’effettivo svolgiment­o o meno verrà presa entro settimana prossima, spiega il direttore dell’Ente Sport. Quel che è certo è che per l’estate 2020 andare in piscina sarà un’esperienza diversa da quella a cui siamo abituati. Nessun timore dovrebbe però sorgere per quanto riguarda la presenza del virus in acqua. Come comunicato dalla Sezione della protezione dell’aria dell’acqua e del suolo e dal Laboratori­o cantonale, se gli attuali trattament­i in vigore nelle strutture pubbliche vengono messi in pratica correttame­nte, il rischio di venire contagiati da virus in generale e dal Sars-CoV-2 viene definito trascurabi­le.

Nuovo concetto social

Intanto l’Ente Sport, per stare vicino ai suoi atleti e per promuovere l’attività fisica nel rispetto delle normative in atto, oltre ad aver rinnovato la propria pagina internet, ha deciso di promuovere la comunicazi­one grazie a Facebook e Instagram, dove verranno pubblicati anche alcuni video che illustrano come le società sportive stanno affrontand­o questo periodo particolar­e.

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TI-PRESS Al Bagno pubblico verranno implementa­te diverse misure, come un numero massimo di persone in vasca e in corsia

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