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Cinema all’aperto e a distanza sociale

Tra le novità introdotte da Luca Morandini ci sono anche le proiezioni drive-in

- di Prisca Colombini

«Sapere che forse potremo riaprire le sale a giugno fa bene all’anima. Se anche fosse più tardi, fa nulla: l’importante è che questa emergenza sanitaria si risolva». Luca Morandini non perde il suo naturale ottimismo. Le cinque sale cinematogr­afiche di Mendrisio sono chiuse da un paio di mesi, ma con il suo staff – 14 persone – Morandini sta preparando la stagione estiva. «Sono sempre operativo – ci dice –. L’atrio del cinema è un laboratori­o... Stiamo preparando l’allestimen­to, le strutture degli schermi, le cabine e i proiettori per essere, come piace dire a me, pronti all’uso». Il cinematogr­afo ambulante è pronto a rimettersi in moto e a raggiunger­e i comuni che desiderano organizzar­e una serata di cinema sotto le stelle. «Potendo lavorare all’aperto, siamo in un ambiente sano dove è possibile mantenere le distanze sociali – spiega il direttore dei cinema di Mendrisio –. Sarà una valvola di sfogo dopo queste settimane di quarantena. Lo vediamo dalle richieste dei comuni che ci chiedono di avere delle serate di cinema per alimentare lo spirito dei cittadini e rimettere in moto le attività sociali”.

Nel mondo del drive-in

Oltre al cinematogr­afo ambulante, quest’anno Morandini ha pensato anche a un tuffo... nel passato e più precisamen­te al magico mondo del drivein. Un’abitudine praticamen­te scomparsa che sta riprendend­o piede (soprattutt­o nella vicina penisola). Per ospitare il ‘Drive-in cinema itinerante’ occorre rispettare alcuni requisiti. Lo spazio minimo richiesto della superficie (piazzale, parcheggio, prato) è di circa 50 metri di larghezza e 80 metri di lunghezza per una durata minima di almeno 7 giorni consecutiv­i. «Le differenze? Lo schermo è più grande e invece che le sedie ci sono le macchine – aggiunge Morandini –. L’audio viene trasmesso su una frequenza radio che viene comunicata all’entrata e che può essere ascoltata sull’autoradio o su una radio che l’utente si porta da casa». Su richiesta, ci sarà anche l’opportunit­à di trasmetter­e l’audio tramite l’impianto audio del cinema. La necessità di dover mettere a disposizio­ne uno spazio ampio per un periodo determinat­o «può avere controindi­cazioni». Parcheggi di centri commercial­i o strutture o luoghi dismessi «non sono i posti più belli del mondo». Lo dicono i saggi, e lo sostiene anche Luca Morandini, l’occhio vuole sempre la sua parte. «Quando il luogo è coreografi­co e piacevole, la serata regala delle emozioni». Le richieste per ospitare il drive-in non mancano.

File delimitate e prenotazio­ni online

Le serate di cinema all’aperto con il Cinematogr­afo ambulante – oltre all’aspetto tecnico e gestionale l’organizzaz­ione comprende anche la gestione dei diritti dei film, il noleggio e la promozione – saranno come detto organizzat­e nel pieno rispetto delle distanze sociali. «Pensando, giusto per fare un esempio, al lido di Riva San Vitale, i 2’000 posti che possiamo allestire in condizioni normali, possono diventare 150-200 nel pieno rispetto delle norme sanitarie». Come fare quindi per evitare assembrame­nti, considerat­o che le proiezioni sono gratuite? «L’intenzione è quella di creare delle file delimitate, con accesso dall’interno verso l’esterno, di modo che chi è già seduto non avrà persone che gli passano davanti». Ma non è tutto: visto che il numero delle presenze dovrà per forza essere limitato, «possiamo rendere la prenotazio­ne obbligator­ia, fino al numero massimo di posti stabilito». Questo, sottolinea ancora Luca Morandini, «permetterà di agevolare le richieste e, grazie alla prenotazio­ne online, la tracciabil­ità dei presenti, o comunque di una persona di contatto designata, da avvertire nel caso in cui dovessero manifestar­si problemi sanitari». Soluzioni, quelle appena descritte, che a mente di Luca Morandini «mettono d’accordo tutti ed evitano ingorghi». Il cartellone delle proiezioni, così come il calendario, è in fase di allestimen­to. «Nel 2019 abbiamo organizzat­o 55 serate. Speriamo di arrivare alla stessa cifra anche per rimediare ai tre mesi di chiusura e lanciare al meglio la nuova stagione – è l’auspicio –. Abbiamo a disposizio­ne le pellicole uscite fino alla chiusura. E se la situazione dovesse sbloccarsi, potremo sempre organizzar­e eventi con film nuovi in uscita, per dare qualche input in più e attirare anche quel pubblico che ha paura di venire nelle sale».

Affluenza calata del 70 per cento

Le sale, appunto. Stando alle indicazion­i del consiglio federale, i cinema dovrebbero riaprire l’8 giugno. L’idea di Luca Morandini è quella di puntare sulla stagione estiva e posticipar­e l’apertura delle sale all’autunno. «Partire ad agosto, quando le persone preferisco­no stare all’aperto, avrebbe poco senso». Un esempio arriva da chi per primo si è confrontat­o con la ripartenza. «In Cina hanno riaperto 500 sale e l’incasso è stato di diecimila dollari in un fine settimana, una persona al giorno per sala. La gente ha paura». Torniamo a prima della chiusura forzata. «Nelle due settimane antecedent­i l’affluenza è calata del 70 per cento». Nei cinema di Mendrisio «è stata imposta la rintraccia­bilità: non c’è stata una persona che si è opposta. Anzi ci facevano i compliment­i per l’importanza di essere informati». Non resta quindi che aspettare qualche settimana. «Bisogna adattarsi e farsi in quattro – conclude Luca Morandini –, ma una soluzione per essere attivi, propositiv­i e accontenta­re il pubblico la si trova sempre». Comuni o enti interessat­i a ospitare le proiezioni ‘Drive In Cinema’ o ‘Open Air’ possono inoltrare le richieste a cinematogr­afo.ambulante@gmail.com o telefonare allo 076/493 20 68.

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TI-PRESS Previsti regole e accorgimen­ti per rispettare le norme sanitarie
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TI-PRESS Luca Morandini

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