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Ex Petrolchim­ica, un milione per demolire

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Confermato: come anticipato tre mesi fa, sale da una previsione iniziale di 700mila franchi a un milione la spesa necessaria allo smantellam­ento delle parti superficia­li ancora presenti nel sedime della ex Petrolchim­ica di Preonzo. Il cui terreno oggi di proprietà della Gerre Sa di Locarno (gruppo Piero Ferrari che lo comprò nel 2005 per un solo franco con l’intenzione, sfumata, di trasformar­lo in un deposito di inerti) nonché alcune parti di quelli confinanti (proprietar­i il locale Patriziato e la Città) dovranno essere successiva­mente sottoposti a una bonifica da 20-25 milioni ritenuta urgente, essendo il sottosuolo contaminat­o dopo 40 anni di attività legate alla lavorazion­e di prodotti petrolifer­i da parte della società fallita nel 1996 e fino ad allora controllat­a dal gruppo petrolifer­o libico Tamoil presente anche in Ticino. I dettagli della demolizion­e (i tetti di eternit contengono amianto e vanno adeguatame­nte smaltiti, idem altre componenti pure inquinanti) sono contenuti nel messaggio che il Municipio di Bellinzona ha firmato mercoledì all’indirizzo del Consiglio comunale e col quale chiede lo stanziamen­to di 1,04 milioni. Grazie a un sussidio pari al 70%, derivante ancora dal pacchetto di aiuti destinato a delocalizz­are la zona industrial­e di Preonzo situata ai piedi della frana del Valegion, la spesa a carico della Città in questa fase ammonterà a 301mila franchi, mentre 264mila saranno pagati dal Cantone e i rimanenti 475mila dalla Confederaz­ione. Se tutto filerà liscio con lo stanziamen­to del credito e l’assegnazio­ne degli appalti, i lavori di sgombero sanno eseguiti nel corso del prossimo autunno/inverno.

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TI-PRESS Prima demolire i capannoni, poi bonificare il terreno

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