L’omicidio passionale
Le deputate ticinesi alle Camere federali hanno annunciato di voler chiedere l’abrogazione dell’articolo 113 del Codice penale (omicidio passionale). Sono convinto che la proposta nasca con le migliori intenzioni di tutelare le donne vittime di violenza, ma mi sembra un po’ avventata, per cui – da giurista – mi sembra doverosa qualche considerazione. L’art. 113 CP stabilisce che “se il colpevole ha agito cedendo a una violenta commozione dell’animo scusabile per le circostanze o in stato di profonda prostrazione, la pena è una pena detentiva da uno a dieci anni”. L’omicidio passionale è una variante attenuata dell’omicidio “ordinario” (art. 111 CP) per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore a cinque anni. L’art. 113 riguarda dei casi piuttosto eccezionali nei quali l’omicida si trova senza colpa in una situazione drammatica e ingiusta che rende molto difficile valutare correttamente la situazione e controllare le proprie reazioni. L’art. 113 CP non ha invece nulla a che vedere con la “passione” nel senso di amori delusi, gelosie, manie di possesso o simili.
Il Tribunale federale ha in proposito stabilito che l’art. 113 CP, di principio, non si applica alle rotture sentimentali non accettate (DTF 118 IV 238), né agli amanti gelosi dopo una separazione (DTF 119 IV 206). La dottrina, come caso di applicazione dell’art. 113 CP, cita il caso di una moglie sprovvista di mezzi che, dopo aver subito dal marito continue brutalità, umiliazioni e minacce di morte, decide per disperazione di ucciderlo (Corboz, Les infractions en droit suisse, n. 3 ad art. 113 CP). Insomma, la proposta rosso-verde rischierebbe di inasprire le sanzioni contro le persone che si trovano in situazioni di grave ingiustizia, senza in alcun modo tutelare le donne vittime di violenza. Soprattutto in una materia delicata come il diritto penale, mi sembra debba valere quanto sosteneva il poeta americano Robert Lee Frost: “Non cercare mai di abbattere uno steccato fino a quando non conosci la ragione per cui è stato eretto”. Confido nella saggezza della nostra deputazione.