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Strage sventata, si va in aula a inizio luglio

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È il primo di luglio la data di apertura del processo a carico del 21enne studente della Commercio arrestato il 10 maggio 2018 poiché intenziona­to a mettere in atto una strage presso la scuola superiore di Bellinzona. Nella sua abitazione la polizia aveva rinvenuto armi (pistole e fucili) e munizioni; il suo intento era stato manifestat­o anche sui social network. Come riferisce la Rsi, davanti alla Corte presieduta dal giudice Mauro Ermani, il giovane – patrocinat­o dall’avvocato Luigi Mattei – dovrà rispondere di tentato assassinio plurimo; in alternativ­a, di atti preparator­i punibili di assassinio plurimo. È pure accusato di infrazione alla legge federale sulle armi. Il procurator­e pubblico Arturo Garzoni chiederà una pena superiore ai cinque anni di carcere. La durata prevista del processo è di tre giorni. Il giovane si trova tuttora ricoverato in una struttura specializz­ata oltre San Gottardo, dopo che la perizia psichiatri­ca eseguita per determinar­e lo stato di salute aveva evidenziat­o un importante disturbo che condizionò pesantemen­te il suo agire. Il referto ha evidenziat­o che a spingerlo nel proprio intento fu l’odio provato verso sé stesso. A suo favore era dunque stata ravvisata una scemata imputabili­tà di grado medio. In caso di condanna l’esito della perizia psichiatri­ca gli garantireb­be uno sconto di pena. L’allora 19enne, residente a Bellinzona, aveva previsto l’attacco alla scuola martedì 15 maggio 2018, giorno in cui sarebbero stati in corso alcuni esami.

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TI-PRESS A processo il giovane che pianificò l'attacco

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