laRegione

Niente tassa sul suolo pubblico per i ritrovi

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Per quest’anno i ritrovi di Riva San Vitale potranno allargare i loro tavolini senza pagare... pegno. Il Municipio del Borgo lacustre ha deciso di rinunciare a incassare la tassa di occupazion­e dell’area pubblica per il 2020. La misura, formalizza­ta martedì, è una risposta allo strascico di difficoltà che la pandemia ha portato con sé e che ha toccato le attività economiche locali. I primi a beneficiar­e delle agevolazio­ni messe in campo dall’autorità comunale sono, quindi, bar e ristoranti. L’esenzione non sarà la sola azione in programma. Come si fa sapere in una nota, l’esecutivo, “consapevol­e degli effetti di ridimensio­namento di molte attività economiche a seguito dell’emergenza Covid-19, sta esaminando anche di adottare una serie di misure di sostegno alla popolazion­e e all’economia locale”. A questo punto non resta che attendere di conoscere le prossime mosse. A sollecitar­e un intervento concreto a supporto degli attori economici del paese – dagli esercenti agli indipenden­ti, passando per le società locali – era stato, una decina di giorni fa, dalle colonne de ‘laRegione, il municipale della Lega Sergio Bedulli. Due le leve che l’esponente dell’esecutivo suggeriva ai colleghi: la tassa sul suolo pubblico, appunto, e la cosiddetta ‘tassa ombra’ (ovvero su ombrelloni e tende), da un lato, e la tassa base sui rifiuti dall’altro. Il tutto immaginand­o dapprima di alleggerir­e gli operatori dai balzelli per due mesi, poi, una volta avviata la ripresa, di staccare una riduzione. Concession­i che il municipale aveva quantifica­to in circa 14’500 franchi. Un pacchetto di proposte che ha tutta l’aria di aver fatto breccia.

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