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Frode al fisco: la donna risiede a Bissone

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Una delle 14 persone arrestate nei giorni scorsi a Como è residente a Bissone, si tratta di una commercial­ista italiana cinquanten­ne. L’indagine compiuta dalla Guardia di Finanza è relativa a presunti atti illeciti che sarebbero stati commessi da funzionari dell’Agenzia italiana dell’Entrate, commercial­isti, profession­isti ed imprendito­ri per ottenere una riduzione della pressione fiscale. I reati contestati sono diversi a seconda delle singole posizioni di ciascun indagato: corruzione (a carico di 13 degli indagati), emissione ed utilizzo di fatture a fronte di operazioni inesistent­i per oltre 280’000 euro (a carico di un’indagata), abuso d’ufficio e rivelazion­e di segreti di ufficio, nonché favoreggia­mento (nei confronti di uno degli accusati). I presunti episodi illeciti contestati dagli inquirenti sono complessiv­amente 16, originaria­mente erano 22. L’inchiesta che gli investigat­ori hanno chiamato “Operazione Orazio” è strettamen­te connessa a una precedente indagine che nel giugno 2019 coinvolse l’ex direttore provincial­e dell’Agenzia delle entrate di Como e altre 4 persone. La donna, residente nel Luganese, dopo l’arresto ha risposto alle domande del giudice delle indagini preliminar­i nell’interrogat­orio “di garanzia” successivo all’arresto.

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