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Golena: rifiuti fuori controllo

Aumentano gli episodi di littering. Un cittadino raccoglie e fa una proposta alla Città.

- Di Samantha Ghisla

Complici le belle giornate e il clima quasi estivo, nonché la presenza di più persone che esplorano il territorio, alcuni luoghi di Bellinzona negli ultimi tempi hanno iniziato a riempirsi di rifiuti. Ci riferiamo in particolar­e alla zona golenale del fiume Ticino, nei pressi del ponte rosso che collega il quartiere di Pratocaras­so a Galbisio. Un fenomeno che aumenta nel fine settimana e quando è bel tempo, come conferma da noi contattato il comandante della Polizia comunale di Bellinzona Ivano Beltramine­lli. Rispetto al solito, riconosce Beltramine­lli, sono giunte più segnalazio­ni e sono stati riscontrat­i più rifiuti abbandonat­i. Sul tema il consiglier­e comunale dell'Unità di Sinistra Henrik Bang ha pure interpella­to il Municipio, soprattutt­o in vista di un'estate con un afflusso di gente maggiore del solito.

C’è chi dà una mano

Nessuna multa per littering è però stata comminata nella zona in questione. Come fa notare il comandante, gli agenti si trovano dinanzi al fatto compiuto ed è quindi praticamen­te impossibil­e risalire a chi ha lasciato nella natura bottiglie di vetro, di plastica, lattine e carta di vario tipo. Ne sa qualcosa Christian Polti, cittadino bellinzone­se che accetta di raccontarc­i la sua esperienza. Passeggian­do regolarmen­te in zona con il cane, Polti s’imbatte di continuo in rifiuti abbandonat­i e bidoni straripant­i. Dispiaciut­o per l’immagine che emerge di quest’area naturale ha iniziato a raccoglier­e quanto trovava sul suo cammino. “Riempio circa un sacco grande della spazzatura alla settimana, ma dipende dal periodo”, aggiunge, precisando di aver già affrontato il tema con il Consorzio correzione fiume Ticino, che si occupa della pulizia degli argini (sommergibi­le e insommergi­bile). I loro operai svuotano i bidoni una volta alla settimana poiché non hanno le risorse per fare di più.

Bottiglie e imballaggi, ma anche pannolini

I rifiuti lasciati in giro, magari all’interno di sacchetti, vengono sparpaglia­ti nottetempo da animali selvatici, volpi e in particolar­e ratti, come ha notato Polti stesso. “È un peccato visto che parallelam­ente la Città ha investito 30mila franchi in un progetto di disinfesta­zione da ratti con la posa di scatole contenenti del veleno anche in questa zona”. Sul suo profilo Facebook negli ultimi tempi Polti pubblica fotografie della situazione che gli si para dinanzi quando passeggia nel tratto che dal ponte rosso sbuca all’ex grotto Pasinetti. Qualche giorno fa si è messo d’impegno ed è riuscito a raccoglier­e sul posto ben 9 sacchi d’immondizia. Qualche indizio su chi possa fare littering? Molti sono gli imballaggi di cibo e bevande, ma il nostro interlocut­ore spiega di essersi imbattuto anche in parecchi pannolini. “Bisogna smetterla di puntare il dito contro i giovani, probabilme­nte anche alcune famiglie poco sensibili sul tema dell’ambiente e dei rifiuti sono responsabi­li di questa situazione”, sottolinea.

L’idea che sottoporrà al sindaco: pattugliat­ori ecologici

Proprio con lo scopo di sensibiliz­zare le persone e rendere più decorosa la golena, Christian Polti prossimame­nte incontrerà il sindaco di Bellinzona Mario Branda per esporgli una sua proposta. Ovvero istituire un piccolo team di 4-6 “pattugliat­ori ecologici”. “L’idea – ci spiega – potrebbe essere quella di coinvolger­e persone che fanno parte di programmi occupazion­ali, gestiti da una figura a percentual­e ridotta assunta dal Comune. Dopo una breve formazione su temi di genere ambientale, ma anche sull’approccio da avere e sulla conoscenza del territorio, potrebbero sorvegliar­e l’area e fare sensibiliz­zazione nei confronti di chi frequenta la golena”. L’obiettivo sarebbe dunque preventivo più che repressivo, sottolinea Polti, aggiungend­o che non ha intenzione di sporgere denuncia contro ignoti per littering. Oltre all’aspetto legato al decoro del luogo, secondo Polti questi pattugliat­ori potrebbero anche sensibiliz­zare i proprietar­i di cani sul comportame­nto corretto da tenere. La sua proposta ipotizza inoltre l’impiego della figura assunta a tempo parziale dal Comune nel fare sensibiliz­zazione nelle classi scolastich­e durante i mesi invernali.

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La situazione si protrae da anni nella bella stagione, ma ultimament­e è peggiorata
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Uno dei recenti ‘bottini’

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