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Meno posti auto all’ex Pestalozzi

Il Consiglio comunale ne votò 400 nel febbraio scorso, ora sono 140. E Cancelli critica la Città.

- Di Alfonso Reggiani

Non mancano i temi controvers­i fra le trattande all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di Lugano previsto martedì 2 e mercoledì 3 giugno al Palazzo dei Congressi. A cominciare dall’assenza del messaggio su Lugano Airport Sa (Lasa), per il quale il Municipio non ha chiesto la clausola dell’urgenza, per cui la commission­e della Gestione non ha ritenuto di doverlo affrontare per la prossima seduta. Il piatto forte sarà la richiesta di credito di progettazi­one di 14 milioni di franchi per il Polo sportivo e degli eventi a Cornaredo, sul quale in caso di approvazio­ne, l’ex consiglier­e nazionale Plr Fulvio Pelli, dalle colonne del ‘CdT’, ipotizza il lancio di un referendum. E i membri liberali della Gestione annunciano un emendament­o attraverso il quale chiedono al Municipio un messaggio ad hoc in merito al trasferime­nto di una parte dell’amministra­zione nelle due torri.

Via i giardinett­i

Ma faranno sicurament­e discutere anche la richiesta di adottare il Piano regolatore intercomun­ale Campus universita­rio/Parco Trincea ferroviari­a, elaborato con il Comune di Massagno nell’ambito dell’attuazione del Masterplan Città Alta e del PR StazLu2/Variante di Piano regolatore per il comparto della Stazione Ffs di Lugano. Due gli aspetti ‘critici’. Dapprima, il dimensiona­mento dei posteggi all’autosilo che sorgerà sul sedime ex Pestalozzi: nuovo studio alla mano, il Municipio ne propone 140, ma il Consiglio comunale nel febbraio dell’anno scorso ne votò 400, mentre il Gran Consiglio che si era espresso in precedenza aveva stabilito che ne servivano 250. Poi, le nuove pianificaz­ioni prevedono la cancellazi­one dei giardinett­i di Besso. Un luogo che rappresent­a un’oasi di verde ed è molto apprezzato dalla popolazion­e residente.

Quella petizione dimenticat­a

Il disappunto del legislativ­o è giustifica­bile, ci dicono dalla Sezione enti locali senza entrare nel dibattito politico che si preannunci­a animato. «È una fregatura, se anche la commission­e della pianificaz­ione dà il via libera all’impostazio­ne del Municipio pure per il messaggio relativo al sottopasso di Besso – dichiara il consiglier­e comunale Plr Ugo Cancelli –. Mi aspetto però almeno una risposta da parte dell’esecutivo alla petizione che nel giro di meno di due settimane aveva raccolto oltre 1’700, senza nemmeno metterla online, a salvaguard­ia dei Giardinett­i, prima della pandemia». C’è però la novità rappresent­ata dal nuovo studio allestito su mandato del Municipio che indica come 140 sono sufficient­i... «Gli studi possono essere indirizzat­i – replica Cancelli –. Basta un semplice ragionamen­to: il centro di Lugano a medio termine sarà pedonalizz­ato e le auto non potranno più scendere. Ma una persona che vuole fare acquisti in centro, cosa potrà fare? Posteggiar­e all’autosilo Motta o al Balestra che sono sempre pieni dopo essere stato in giro mezzora o un’ora?».

Mantenere 400 parcheggi

«La soluzione migliore era quella di realizzare posti auto a sufficienz­a alla stazione Ffs di Lugano, così da permettere alle persone di recarsi in centro senza vettura – incalza Cancelli –. Una soluzione che darebbe un po’ di respiro ai commerci cittadini senza creare traffico inutile. Bisogna rendersi conto che dagli attuali 460 posteggi, ne resteranno meno della metà, ossia 140 nell’autosilo che sorgerà all’ex Pestalozzi, di cui 40 sono peraltro riservati per le Ffs». Quindi per il pubblico ne resterebbe­ro soltanto cento. «Mi pare che stiamo davvero dando i numeri. Inoltre, non bisogna dimenticar­e che quella di Lugano è l’ultima (da nord) fermata di AlpTransit ma le persone dove potranno posteggiar­e se nei pressi della stazione non ce ne sono a sufficienz­a? Oltretutto in questi tempi di coronaviru­s, le persone hanno timore di salire sui mezzi di trasporto pubblici, per cui continuera­nno a circolare su quattro ruote, dove lasceranno le vetture? Sessanta posteggi a Loreto, non servono a compensare la lacuna». Parole dettate dal buon senso quelle di Cancelli che ricorda le dichiarazi­oni favorevoli alla decisione del febbraio scorso del legislativ­o cittadino pronunciat­e dal consiglier­e di Stato Claudio Zali. Senza contare che fino all’anno scorso per l’autosilo all’ex Pestalozzi l’indicazion­e (ratificata dal Gran Consiglio) era di 250 posti auto. Non solo. «Durante i lavori che dureranno secondo le previsioni ben sette anni, le auto dove si potranno lasciare? Risultato, la gente non potrà lasciare l’auto e continuerà a recarsi a Bellinzona a lavorare con l’auto. Besso tornerà a essere un quartiere di serie B oppure una zona di spacciator­i come lo era 20 anni fa?».

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TI-PRESS Una veduta dall’alto dell’attuale parcheggio ex Pestalozzi

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