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Rancate, la moderazion­e stradale è conforme

Si monitorerà prima di ufficializ­zare la Zona 30

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Balzati agli onori della cronaca a partire dall’autunno scorso, si torna a parlare dei dissuasori posati in via ai Grotti a Rancate. Misure di moderazion­e del traffico che, in poco tempo, erano stati ‘presi di mira’ da diversi automobili­sti. Rispondend­o a un’interrogaz­ione dei consiglier­i comunali Lorenzo Rusconi, Massimilia­no Robbiani, Benjamin Albertalli, Nadir Sutter ed Emiliana Ceré, l’esecutivo di Mendrisio spiega che i provvedime­nti presi (gli elementi posati per moderare il traffico) “sono stati progettati da uno studio d’ingegneria secondo i criteri e le normative vigenti in materia”. Dunque, si apprende, sono a norma. In merito alla loro segnalazio­ne, il Municipio aggiunge che “sia la demarcazio­ne a terra, sia le placche rifrangent­i affisse agli elementi (fronte e retro), sono state oggetto di condivisio­ne con l’Ufficio segnaletic­a e impianti pubblicita­ri (Usip), quale organo di sorveglian­za competente in materia”. Diversa, invece, la questione del loro collaudo. In condivisio­ne con l’ufficio citato, si attendono “gli esiti delle velocità in uno scanso specifico, che attualment­e è stato rimosso”. A breve, inoltre, verrà eseguito “un monitoragg­io dell’asse via ai Grotti in più punti e se le medie di velocità rispettano gli standard richiesti, l’Usip ufficializ­zerà la Zona 30”.

L’esecutivo, infine, evidenzia come nella procedura sia stato incaricato un architetto “che elaborasse un sistema che si potesse utilizzare in più ambiti (uniformand­o un concetto di moderazion­e stradale) su tutto il territorio della Città. Lo stesso architetto, sempre per un concetto di uniformità, ha indicato di utilizzare come modello il già impiegato basamento dei totem applicato nelle entrate/uscite Zona 30”.

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TI-PRESS Gli elementi posati in via ai Grotti

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