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Un fondo di 300mila franchi a sostegno delle attività

In settimana è attesa anche la proposta di Chiasso

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È di 300mila franchi il fondo comunale da utilizzare per erogare prestiti a favore delle piccole realtà economiche di Balerna. Il Municipio ha licenziato nei giorni scorsi il messaggio, trasmesso con la clausola dell’urgenza al Consiglio comunale. Stando alla tempistica fissata dall’esecutivo, le richieste di sostegno dovranno essere inoltrate entro il 30 giugno, “in modo da poter erogare i contributi nel mese di luglio”. Balerna è il primo Comune a presentare una proposta concreta di sostegno. Nelle prossime ore anche Chiasso farà lo stesso esercizio: dopo essere state presentate al gruppo di lavoro, oggi le proposte saranno trascritte nel messaggio municipale che sarà licenziato verso la fine della settimana; il Consiglio comunale dovrebbe essere convocato a fine giugno. Anche a Mendrisio i lavori del Dicastero economia e dell’Ufficio promovimen­to economico stanno andando avanti.

Per ditte individual­i e piccole società

Il fondo voluto da Balerna è pensato per “erogare prestiti senza interessi a ditte individual­i o piccole società attive sul nostro territorio – si legge nel messaggio –. Il fondo prevede una dotazione di 300mila franchi che potranno essere prestati per fronteggia­re spese improrogab­ili e necessarie per mantenere o riattivare un’attività bloccata a causa della pandemia”. L’intervento del fondo è “sussidiari­o” alle misure urgenti a sostegno delle Pmi varate da Confederaz­ione e Cantone “e potrebbe essere utilizzato da chi ha necessità di far fronte a spese inderogabi­li non coperte dai citati aiuti”. I prestiti, precisa l’esecutivo, potranno essere attivati “previa presentazi­one di una richiesta scritta con le motivazion­i e l’autocertif­icazione di essere in regola con i pagamenti degli oneri sociali”. Come specificat­o nelle direttive, “l’ammontare massimo del prestito è fissato in 10mila franchi e sarà senza interessi per tutta la sua durata (60 mesi)”. Se le richieste che verranno inviate al Municipio non esaurirann­o completame­nte il credito disponibil­e, l’esecutivo “si riserva di offrire una seconda possibilit­à di inoltrare delle richieste di sostegno, nel corso del prossimo autunno, allo scopo di favorire il rilancio delle attività”. Nella direttiva per la concession­e degli aiuti si specifica inoltre che i beneficiar­i devono essere attivi almeno dal 1° gennaio 2020 e avere una cifra d’affari lorda annua che non supera i 350mila franchi.

Le misure introdotte

Il fondo è solo l’ultima misura in ordine di tempo introdotta dal Municipio di Balerna, il quale “ha seguito da subito” la situazione venutasi a creare a causa dell’emergenza coronaviru­s, “cercando di favorire i propri cittadini e in particolar modo coloro che si sono trovati maggiormen­te in difficoltà”. Nel corso delle settimane, durante le quali l’esecutivo “non ha mai interrotto le riunioni settimanal­i” tenute nella sala del Consiglio comunale nel rispetto delle norme igieniche e di distanza sociale, sono così state introdotte “misure a carattere organizzat­ivo, di ordine pubblico, economiche ma anche a valenza prettament­e sociale”. Per “fornire un aiuto mirato e immediato”, l’esecutivo “ha deciso di aumentare per il corrente anno la dotazione del fondo sociale comunale, gestito dall’operatrice sociale, da 22mila a 50mila franchi”. Oltre ad avere rinunciato a due mesi di pigione delle attività commercial­i ubicate negli immobili di proprietà comunale, l’esecutivo “ha deciso di scrivere ai principali gestori immobiliar­i attivi sul territorio”. Nella missiva è stato indicato “quanto fatto dal Comune, chiedendo, qualora non lo avessero già fatto ‘motu proprio’, di valutare la possibilit­à di seguirne l’esempio e di ricercare soluzioni pragmatich­e, condonando, in parte o integralme­nte, o posticipan­do il pagamento delle pigioni ai propri locatari commercial­i che non hanno potuto esercitare la propria attività a causa del decreto governativ­o”. È inoltre “stato inviato un questionar­io alle attività economiche per capire quali fossero le esigenze dettate dalla particolar­e contingenz­a”.

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TI-PRESS Il Municipio ha applicato la clausola dell'urgenza al messaggio

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