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Plr, congresso il 3 ottobre

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Ora è ufficiale: il prossimo congresso del Partito liberale radicale ticinese si terrà solo il 3 ottobre, e «sempre che le condizioni lo permettano», come ha precisato il presidente Bixio Caprara nel corso dell’e-comitato di ieri. La proposta è stata approvata dal 100% dei votanti.

La diretta è iniziata alle otto di sera sulle piattaform­e di Facebook e YouTube. Si è cominciato con una breve commemoraz­ione di Giuseppe Buffi, morto il 20 luglio di vent’anni fa. Evidente il parallelo con l’attualità nella lettura scelta: “Può una democrazia funzionare senza il supporto di grosse spinte ideali?”, si chiedeva il Consiglier­e di Stato. L’invito era anche a superare la consolante, ma falsa contrappos­izione tra partiti malati e società sana.

Da quelle parole è ripartito Caprara per rivendicar­e i valori di «libertà, coesione e progresso», purché si riesca a «difendere l’interesse generale e non quello particolar­e». Il Direttore del Dipartimen­to delle finanze e dell’economia Christian Vitta ha invece rievocato le tappe dell’emergenza da coronaviru­s, senza risparmiar­e una frecciata a Berna che «non ci ha aiutato» nelle procedure per accedere alle finestre di crisi, poi comunque concesse. Vitta ha spiegato il lockdown precisando che «oggi chi gestisce il settore sanitario ci dice che se avessimo ritardato la chiusura, anche solo di alcuni giorni, verosimilm­ente il sistema sanitario non avrebbe retto alla fase acuta». Infine – dopo la riflession­e sulle inevitabil­i difficoltà a venire e sulla necessità di riorientar­e l’economia verso i suoi «settori più promettent­i» – un memento: «Molti vedevano il risanament­o delle finanze pubbliche come un esercizio un po’ fine a sé stesso. Oggi i fatti ci dimostrano che avere uno stato con finanze sane permette all’ente pubblico di avere più credibilit­à di intervento ed essere più vicino alla cittadinan­za».

È poi spettato alla capogruppo in Gran Consiglio Alessandra Gianella fare il punto sulle proposte di rilancio elaborate dai gruppi di lavoro del partito: dalla richiesta di investimen­ti su ricerca e formazione alla tutela degli apprendist­ati, passando per la richiesta di «flessibili­zzare» gli orari degli esercizi commercial­i per «permettere loro di lavorare e recuperare» il terreno perduto.

Circa il rilancio si sono poi confrontat­i con Caprara in un dibattito aperto Riccardo Braglia, Ceo del gruppo Helsinn, Paolo Ferrari, capo area medica Eoc, Beatrice Fasana, membro del Consiglio dei Politecnic­i federali e Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo. Un’occasione per discutere le future sinergie tra pubblico e privato, sanità e formazione.

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