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Lungolago Motta, l’ok della Gestione

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Un credito di 710’500 franchi per la terza corsia sul lungolago Giuseppe Motta a Locarno, per il trasporto pubblico. Era questa la richiesta del Municipio cittadino fatta al legislativ­o tramite messaggio, alla fine di gennaio 2020. Oggi è arrivato il rapporto della Commission­e della gestione che preavvisa favorevolm­ente la richiesta di credito.

La modifica viaria, lo ricordiamo, consentire­bbe alle linee del bus una circolazio­ne più fluida. La cifra richiesta tiene anche conto della realizzazi­one di un nodo semaforico nuovo in via Luini, toccando altresì la riorganizz­azione dell’incrocio al Debarcader­o. La nuova concezione viaria riguarda il tracciato dei bus, che non accederann­o più da e per Largo Zorzi, ma percorrera­nno via Luini da Piazza Castello al lungolago Motta. Per cui, la terza e nuova corsia eviterà intralci al trasporto pubblico. Un progetto inscritto nella visione più grande del “potenziame­nto del trasporto pubblico a partire da dicembre (quando sarà aperta la galleria di base del Monte Ceneri)”, si legge nel rapporto.

Lo sviluppo, come segnalato nel rapporto, ha fatto emergere “contestazi­oni ancora in atto a Muralto sul posizionam­ento della struttura di interscamb­io del trasporto pubblico”. Nel testo ci si augura che anche “Muralto segua, senza modificarl­o, il progetto originale per dare la voluta continuità al nostro intervento, in caso contrario rischierem­mo di eseguire un intervento, almeno in parte, inutile”. I commissari nel loro rapporto non mancano di sottolinea­re anche il loro stupore sia per il “costo elevato di questo fondamenta­lmente piccolo intervento”, sia – soprattutt­o – per aver appreso che per il “lavoro sul lungolago non avremo diritto ad alcun contributo del Piano d’agglomerat­o del Locarnese (PALoc), nonostante l’investimen­to sia a favore del buon funzioname­nto del trasporto pubblico di tutto l’agglomerat­o”. E, chiosano con un po’ d’amarezza, “non possiamo far altro che accettare per non vanificare gli interventi già fatti e quelli futuri del PALoc stesso”. La decisione della Commission­e della gestione arriva dopo attenta analisi, grazie anche all’aiuto dato dall’ingegnere Engelhardt, direttore della Divisione urbanistic­a e infrastrut­ture, e dal suo collaborat­ore l’ingegnere Zappella.

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