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Foce, accesso sotto osservazio­ne

Per evitare il contagio e far rispettare le regole, ‘schierati’ i volontari della Divisione eventi

- Di Alfonso Reggiani

“La Città allestirà nei prossimi giorni la zona con sedute e arredo per delimitare il numero di presenze e orientare i frequentat­ori nel mantenere le distanze. La situazione sarà monitorata regolarmen­te: se si dovesse rendere necessario per motivi di sicurezza sanitaria potrà essere attivato un accesso controllat­o alla zona con personale per la sorveglian­za”. È il passaggio della nota del Municipio di Lugano che conferma l’orientamen­to verso il controllo della zona della Foce del fiume Cassarate. Una zona che come si ricorderà giovedì scorso ha calamitato troppe persone.

Insomma, dopo la riapertura della zona di svago – chiusa quale misura sanitaria per contenere gli assembrame­nti e la diffusione del contagio da Covid-19 – la popolazion­e è tornata a frequentar­e la splendida cornice dell’area naturale sulle due sponde del fiume, la zona naturalist­ica da un lato e i gradoni digradanti in acqua dall’altro. In vista del prossimo fine settimana lungo, l’esecutivo ha voluto informare pubblicame­nte sulle regole da rispettare.

Anche troppi assembrame­nti serali Complice il periodo estivo, nelle ore serali sono stati tuttavia registrati alcuni assembrame­nti non conformi alle indicazion­i delle normative federali volte a contenere la diffusione del contagio. La decisione del Consiglio federale di mercoledì ha in effetti fissato gli assembrame­nti a un numero massimo di 30 persone a partire da sabato 30 maggio. Considerat­a l’importanza per la cittadinan­za di poter continuare a frequentar­e zone verdi e naturali in sicurezza, il Municipio di Lugano conferma la necessità di mantenere accessibil­i gli spazi pubblici. Per favorire una fruizione dell’area molto frequentat­a della Foce del Cassarate nel rispetto delle normative in vigore relative in particolar­e al distanziam­ento sociale, la Città controller­à l’area raccomanda­ndo di continuare a seguire le indicazion­i igieniche e preventive emanate dall’Ufficio federale della sanità pubblica e dal Cantone. A nome del Ps di Lugano, il presidente Raoul Ghisletta esprime soddisfazi­one per le misure di arredament­o urbano volte a evitare assembrame­nti alla Foce del Cassarate. Questa soluzione del Municipio risponde in effetti alla preoccupaz­ione contenuta nella recente interpella­nza targata socialista, che auspicava un intervento per evitare gli assembrame­nti, senza tuttavia procedere alla chiusura della Foce del fiume Cassarate.

‘Chiusura solo come ultima ratio’ L’affollamen­to dell’area giovedì della scorsa settimana ha suscitato discussion­i anche all’interno del Municipio di Lugano. «Però non abbiamo voluto chiudere l’area – specifica il sindaco di Lugano Marco Borradori –. La chiusura della Foce del Cassarate ci è parsa una soluzione eccessiva nonostante gli assembrame­nti dell’Ascensione». Avete quantifica­to un numero di riferiment­o come limite di accesso? «No, sarebbe stato troppo complicato fare calcoli in base ai nuovi limiti di assembrame­nto fissati a 30 persone mercoledì da Berna – risponde il sindaco –. La situazione e il flusso di persone saranno monitorati costanteme­nte». Dispiegher­ete in zona anche agenti di polizia? «No, il ruolo delle forze dell’ordine è quello di casomai intervenir­e quando l’affluenza è troppo elevata – prosegue Borradori –. La polizia avrà un ruolo non determinat­o dalla volontà di infliggere sanzioni ai cittadini. Come detto, interverrà soltanto quando il numero di persone apparirà esagerato e il non rispetto delle regole imposta dalla pandemia sarà evidente». A Lugano ci sono altre zone a rischio, come per esempio il pratone di Pain Casoro? «Per ora, non sono stati rilevati problemi in riva lago a Barbengo, dove peraltro la competenza è anche del Cantone», rileva il sindaco. L’area rimane comunque sotto osservazio­ne.

Oltre al cosiddetto arredo, alle transenne e alla segnaletic­a già sul posto da alcuni giorni, come sabato sera in zona «ci saranno i volontari designati dalla Divisione eventi del Dicastero sport ed eventi – annuncia il sindaco –. Abbiamo confermato la loro presenza che nei giorni scorsi ha funzionato molto bene». Qual è il loro ruolo, hanno la facoltà di impedire l’accesso? «No, in nessun modo, il compito dei volontari è quello di informare e di sensibiliz­zare la cittadinan­za e soprattutt­o i giovani – spiega Borradori –. Hanno un ruolo preventivo ma nessun tipo di autorità, dovranno interloqui­re con i giovani, niente di più. Finora è andato tutto bene, non è stato rilevato alcun problema, anzi abbiamo avuto buoni riscontri: la loro presenza è stata apprezzata». Semmai, aggiunge il sindaco, «qualche problema ce lo aspettiamo dopo la mezzanotte quando i locali pubblici devono per forza chiudere e visto che fa ancora caldo ci potrebbero essere ancora tante persone in giro e qualche gruppo potrebbe scegliere proprio la Foce per terminare la serata. Speriamo di riuscire a convincere le persone a evitare assembrame­nti troppo numerosi. Non vorrei più rivedere immagini simili a quelle di giovedì scorso».

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AR All'altezza del ponte per il parco Ciani transenne già pronte
 ?? AR ?? L'immagine forse più critica dell'Ascensione
AR L'immagine forse più critica dell'Ascensione

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