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In attesa della grotta sono tornati gli orsi

Posate due sculture di Walter Schick

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Andare sul Monte Generoso e incontrare due orsi? Adesso è possibile, grazie alla prima tappa del progetto che l’Organizzaz­ione turistica regionale (Otr) ha avviato da alcuni anni e che ha come obiettivo l’animazione e la messa in scena dell’esperienza del visitatore sul Monte Generoso. Realizzati in legno di cedro dall’artigiano Walter Schick, le due sculture – una madre e il suo piccolo – sono arrivate in vetta con l’elicottero. L’orso più piccolo è stato posato vicino al Fiore di Pietra e diventerà il primo punto informativ­o per coloro che vorranno percorrere il sentiero per raggiunger­e la Grotta dell’Orso. La seconda scultura, alta 2,5 metri e dal peso di 350 chili, si trova invece lungo il sentiero che dal Fiore di Pietra scende verso Orimento e conduce quindi anche alla grotta. Un punto panoramico che permette di cogliere l’estensione della montagna.

Da due anni l’Otr collabora con Supsi e Ticino Turismo al programma Interreg per creare una nuova esperienza turistica legata alla Grotta dell’Orso. Progetto che avrebbe previsto la riapertura della grotta per quest’estate. Il coronaviru­s e il conseguent­e blocco dei lavori ha fatto slittare l’apertura alla stagione 2021, quando sarà cioè possibile percorrere i nuovi tracciati rinnovati e prenotare una visita guidata alla grotta. Le visite permettera­nno una coinvolgen­te esperienza di realtà virtuale aumentata grazie alla presenza di occhiali 3D che proporrann­o immagini della grotta ai tempi in cui gli orsi ci vivevano. Ma non è tutto. Tra qualche settimana la collaboraz­ione tra Otr, Supsi e Variante Sa porterà a una nuova app che, malgrado la chiusura al pubblico, permetterà di ricevere informazio­ni sulla grotta e la vita ai tempi dell’uomo di Neandertha­l.

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'Mamma orsa'

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