Responsabilità personale e Covid 19
In questi giorni, con la riapertura di molte attività economiche in Svizzera e all’estero, si assiste ad un dibattito sull’uso delle mascherine, soprattutto in luoghi chiusi quali supermercati, mezzi di trasporto pubblici e quant’altro.
Per ora prevalgono i fautori della responsabilità personale che sostengono la non obbligatorietà delle mascherine ma che confidano sul senso di responsabilità del singolo in nome di un molto aleatorio principio di libertà. Ipotizziamo che, trovandoci in un supermercato, incrociassimo una persona che non indossa una mascherina e che non rispetta la distanza di sicurezza, anche perché tra i corridoi di una grande distribuzione lo spazio di sicurezza non esiste, cosa dovremmo fare secondo i fautori della responsabilità personale? Scappiamo? Ci arrampichiamo su uno scaffale?
Non parliamo dei mezzi pubblici! Inoltre, se il metro di misura è la responsabilità personale, perché mantenere l’obbligatorietà dell’uso delle cinture di sicurezza e non affidarci al senso di responsabilità? E che dire dell’obbligatorietà dell’uso del casco alla guida di un motociclo? Casco ben più fastidioso di una mascherina! Guidare un motociclo senza casco non provocherebbe tanti danni ad altre persone quanto il mancato uso di una mascherina in un ambiente pubblico chiuso.
Le nostre società occidentali galleggiano ormai in un oceano di incongruenze e di disuguaglianze spaventose. Disuguaglianze che si ritrovano persino in sede normativa. Alessandro Bassi, Cademario