Comunali: cauzione o appropriazione?
Il Consiglio di Stato, con apposito decreto, ha annullato le elezioni comunali 2019 spostandole di un anno e, apparentemente, senza pensare alle molteplici conseguenze. Gli è che nei 115 comuni del Ticino si erano già depositate le liste e la “cauzione” prevista dai “diritti politici”. Già è sintomatico che lo Stato di Diritto sia sostituito dal Diritto di Stato in una democrazia come la nostra. Probabilmente il presidente del CdS Christian Vitta non ha pensato che ogni lista depositata è stata accompagnata da un deposito in franchi svizzeri, che sarebbe rimasto nelle casse comunali fino al 6 aprile 2020 e non oltre. Unica condizione era il raggiungimento di una soglia del 2% o almeno un eletto. Caso contrario la cauzione andava persa. Anzi no, cambiava solo tasca! Ma se ognuno dei 115 comuni ticinesi tanto per esemplificare, ha ricevuto da almeno 4 partiti o movimenti politici l’importo di 1’000 franchi cadauno, già arriviamo alla modica cifra di quasi mezzo milione. Infatti in certi comuni con meno di 1’000 abitanti il deposito cauzionale è di franchi 500 per il Consiglio comunale e altrettanti per il Municipio. Ma il governo cantonale non ha tenuto in considerazione i costi provocati da una campagna elettorale che era già entrata nel pieno del suo svolgimento laddove ogni lista aveva già stampato volantini, striscioni e quant’altro. Anche qui stimiamo ca. 2’500 franchi per ogni entità politica e raggiungiamo la modica cifra – si fa per dire ovviamente – di ulteriori 1,5 milioni che, a quanto pare, nessuno si degnerà di minimamente compensare. E non parliamo dei costi assunti da ogni singolo candidato. E siamo a ca. 2 milioni buttati all’aria. Domanda: visto che il 6 aprile è ormai passato e trapassato, la poco democratica cauzione – prima che diventi appropriazione indebita – quando verrà restituita? Non dimentichiamo che in molti comuni i partiti o movimenti si autotassano tra i propri candidati per coprire le spese della campagna elettorale. Quindi è un preciso dovere, di restituire l’inutile cauzione, aspetto che dovrebbe essere ben chiaro al nostro governo. A meno che non si debba ricorrere alla Magistratura, fosse solo per mero principio. Se proprio dovremo arrivare a tanto mi sa che ci arriveremo presto! Riccardo Braga, Origlio, ex municipale Lega/Udc