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Polo sportivo: tirare in gol

- Fabio Schnellman­n, deputato in GC

Lugano vale un adeguato polo sportivo. Certamente le strade, le dinamiche e gli accordi per arrivare alla concretizz­azione di un polo sportivo e degli eventi (Pse) potevano magari essere diverse; oggi tuttavia la realtà delle cose ci pone di fronte a questo progetto cardine che rientra, fra l’altro, nelle linee direttive della Città di Lugano 2018-2028.

Si fa un gran dibattere, torri si torri no, ma ci si dimentica di dire che, per rendere il progetto attrattivo finanziari­amente nella forma di un partenaria­to pubblico-privato, è stata data la possibilit­à di realizzare contenuti che potessero permettere agli investitor­i di finanziare le opere.

La Città beneficerà quindi del finanziame­nto privato per lo sviluppo e la realizzazi­one delle infrastrut­ture sportive, stadio e palazzetto dello sport, rimanendo proprietar­ia delle stesse e del terreno dove sorgeranno.

Vero che parte dell’amministra­zione comunale verrà trasferita nelle citate torri, ma qui si parla di 120-150 persone perlopiù di Lugano, che certamente non influirann­o sulla quotidiana economia del centro cittadino. Anzi, lo stesso palazzo (ex dogane) ora amministra­tivo, potrebbe poi essere riconverti­to in appartamen­ti così da permettere, a chi lo desiderass­e, di tornare a vivere in Città.

Bisogna avere il coraggio di decidere, attendere oltre potrebbe avere gravi conseguenz­e per diverse società sportive e rispettivi ragazzi senza dimenticar­e che se in autunno 2021 non avranno inizio i lavori per il nuovo stadio, il nostro glorioso Fc Lugano verrà relegato d’ufficio nella categoria inferiore.

Lugano e luganesi non vogliono questo triste scenario che metterebbe la Città in… fuorigioco!

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