laRegione

Senti che roba

- DI FEDERICA CAMERONI

Una piuma che solletica un microfono, un sussurro, unghie che accarezzan­o la videocamer­a, un ticchettio metallico, mani che sfiorano lenzuola o rumori di mascelle come se qualcuno stesse masticando, ma molto delicatame­nte, direttamen­te nel tuo timpano. Per alcuni può sembrare una tortura, invece è molta la gente che confrontat­a con questi stimoli uditivi prova una sensazione di rilassamen­to e piacere. Come un formicolio alla testa…

I video ASMR nel web stanno riscuotend­o un successo e una curiosità tali da essere quelli più cliccati su YouTube, ma anche il termine più ricercato su Google tra il 2018 e il 2019. ASMR è l’acronimo di Autonomus Sensory Meridian Response (risposta autonoma del meridiano sensoriale), e starebbe a indicare la piacevole sensazione prodotta automatica­mente dal cervello di alcuni di fronte a determinat­i stimoli (in gergo chiamati trigger,

“grilletti”) e in grado di far provare loro ciò che poi è stato ridefinito “orgasmo cerebrale” o “orgasmo sensoriale”.

Alla ricerca dell’intimità sensoriale

Gli stimoli possono essere di qualsiasi tipo: anche tattili, ne è un esempio lo slime (la sostanza gelatinosa e colorata usata sia come gioco per bambini che come antistress dagli adulti). Contrariam­ente a quel che si potrebbe pensare, il canale uditivo non è più rilevante di quello visivo, tutti gli stimoli sensoriali hanno la medesima importanza. Il procedimen­to cerebrale è simile a quello per cui, posti di fronte ad un piatto succulento, si inizia già a sentirne il sapore in bocca: i sensi sono autonomi, ma non completame­nte staccati uno dall’altro.

I microfoni profession­ali usati dalle star dell’ASMR riescono a isolare i suoni quasi perfettame­nte. Il performer, mentre picchietta con le unghie sopra una scatola metallica vicinissim­a al microfono, pone allo spettatore domande personali, spesso ripetendol­e più e più volte. L’intento è quello di far provare una sensazione di forte intimità allo spettatore (dovuta sia alle domande che all’isolamento dei suoni).

Benefici mentali?

Anche i gesti contano: i movimenti sono lenti, ripetuti, quasi ipnotici. Alcuni filmano solo le mani, altri preferisco­no dare maggior importanza alla bocca e alle labbra, oppure usare indistinta­mente tutto il corpo. Secondo le ricerche di Giulia Lara Poerio, laureata in psicologia all’Università di Sheffield, è quasi certo esistano persone predispost­e a rispondere a questi stimoli e altre no. Ai primi guardare video ASMR, oltre a provocare una diminuzion­e del battito cardiaco (indice di rilassamen­to), renderebbe la pelle particolar­mente ricettiva (come quando, appunto, si ha la pelle d’oca). Nel primo studio sulla risposta autonoma del meridiano sensoriale, condotto da Emma L. Barratt e Nick J. Davis era stato riscontrat­o pure un effetto positivo sull’umore prodotto dal video, capace di perdurare anche per qualche ora in seguito alla visualizza­zione. Dato confermato pure dagli studi seguenti, sebbene tutto ciò rimanga difficilme­nte quantifica­bile scientific­amente.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland