Il petrolio subirà un ulteriore rincaro?
Negli ultimi tempi il prezzo del petrolio ha subito un forte aumento. Sia il petrolio di tipo Brent che il Western Texas Intermediate (Wti) vengono nuovamente trattati attorno ai 34 dollari al barile, mentre in aprile il prezzo del Wti sul mercato dei future si trovava temporaneamente in territorio negativo: gli investitori volevano sbarazzarsi del petrolio, per evitare una consegna materiale in un contesto di limitate capacità di stoccaggio.
Le quotazioni del petrolio sono attualmente sostenute dalle recenti previsioni dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie). Per l’anno in corso questa si aspetta un calo meno marcato della domanda di petrolio di quanto inizialmente temuto. Rispetto all’anno precedente, l’Aie prevede ora un calo di 8,6 invece di 9,3 milioni di barili al giorno. Inoltre, ha corretto per eccesso i dati di marzo e aprile riguardo alla domanda di petrolio proveniente dalla Cina, mentre a maggio l’accumulo delle scorte di greggio negli Stati Uniti è stato inferiore rispetto ad aprile. Anche i notevoli tagli alla produzione dell’alleanza petrolifera Opec+ e di altri produttori hanno contribuito al cambiamento di umore.
L’aumento dei prezzi sul mercato petrolifero è in procinto di proseguire? In seguito alle misure di allentamento, l’economia mondiale si sta gradualmente riprendendo. Restano comunque ancora notevoli incertezze. Nonostante la domanda in ripresa e l’offerta in calo, inoltre, il mercato petrolifero presenta ancora una notevole eccedenza. Nei prossimi mesi prevediamo pertanto un potenziale di rialzo solo limitato per i prezzi del petrolio.