Biodiversità da proteggere
di Claudine Giovannoni, Brione sopra Minusio
La biodiversità è il pilastro che consente agli ecosistemi di funzionare e a noi esseri umani di prosperare. Senza biodiversità in un ecosistema, non avremmo le molte piante e diverse specie di animali che troviamo sul nostro pianeta. Esse interagiscono con la finalità di mantenere l’equilibrio nell’ecosistema, creando sistemi funzionanti che ci forniscono cibo, medicine e nuove tecnologie. Sfortunatamente, a causa della pressione antropica in tutto il mondo, abbiamo distrutto e continuiamo a distruggere molti ecosistemi riducendone la biodiversità. È un dato di fatto comprovato e visibile in molti luoghi, con testimoni la riduzione della resa agricola nei Paesi in via di sviluppo e il crescente tasso di estinzione degli animali ovunque. Un governo ha il potere di controllare ciò che avviene agli habitat, e il dovere d’intervenire quando lo sfruttamento del territorio mette a rischio l’ecosistema e la biodiversità. Vi sono esempi molto interessanti in varie nazioni, dove un ecosistema è stato riportato allo stato naturale in seguito alla reintroduzione di un’unica specie animale: il lupo. Mi riferisco al Yellowstone National Park negli Usa, dove grazie a quest’azione l’ecosistema ha potuto ritrovare la sua originale bellezza. Cosa accadrà visto che lo stesso governo svizzero, a causa di pressioni subite da certe Lobby, ha promosso una modifica di legge che mira all’annientamento di alcune specie di animali? Il prossimo 27 settembre la modifica della Legge sulla caccia sarà in votazione federale: ai cittadini è dato modo di opporsi all’inutile sterminio di specie (tra le quali anche il cigno, l’airone, la lince, il castoro…) che infliggerebbero un duro colpo agli ecosistemi. Bisogna votare di No e respingere quest’assurda proposta. problematica. Ma questa che politica è? Io commetto un delitto e mio figlio sconta la pena? Sempre il Signor Mobiglia tira in ballo castori, cigni ecc. Non si preoccupi che nessuno sparerà a questi animali che da noi non causano assolutamente problemi. Concludendo vorrei fare un appello a chi crede ancora in quello che facciamo noi o per mestiere o per passione, di non “mollare il mazzo” adesso. Allora aspettiamo almeno il 27.9.2020, andiamo a votare sulla revisione sulla caccia (che permetterebbe di rendere un po’ meno protetti i grandi predatori), votando un chiaro Sì.