laRegione

In piscina (anche) con il biglietto

Da Ferragosto non più solo abbonament­i (che avevano escluso i ragazzi meno fortunati)

- Di Daniela Carugati

Concession­i di mezza estate ai bagnanti chiassesi. I numeri ticinesi del Covid-19 hanno convinto le autorità ad allentare un po’ la stretta e ad allargare le maglie delle regole che, dal 20 giugno scorso, hanno condiziona­to la stagione balneare nostrana. Alzata l’asticella degli accessi consentiti alla piscina comunale – passati dai 500 dell’esordio ai 750 odierni –, dal 15 agosto – e da lì sino alla chiusura, il 6 settembre –, gli appassiona­ti di sole e tuffi potranno tornare a staccare i biglietti singoli. Non cambia, per contro, la limitazion­e che dà via libera all’impianto ai soli residenti di Chiasso e dei Comuni convenzion­ati. Insomma, quasi come in una normale e calda estate cittadina. Ma non resta che accontenta­rsi. Tra le righe della decisione municipale – ufficializ­zata ieri dal Dicastero sport e tempo libero – c’è da registrare una nota lieta, seppur incidental­e. Da Ferragosto anche quei ragazzini costretti, in queste settimane, a fare dietrofron­t davanti all’obbligo di staccare un abbonament­o da dieci entrate – ostacolo l’avere in tasca i soldi giusti per regalarsi una sola nuotata –, potranno togliersi lo sfizio. E questa volta basteranno 7 franchi. A inizio luglio le scene di quei giovanissi­mi bagnanti rispediti indietro, anche un po’ bruscament­e, per mancanza di mezzi, avevano lasciato l’amaro in bocca a più di un testimone oculare (che aveva poi esternato il suo sconforto al giornale). In quel momento, con il fiato sul collo del virus, le disposizio­ni non permetteva­no deroghe. Il pericolo? Quello degli assembrame­nti. Oggi cosa è cambiato? «La situazione – ci risponde il capodicast­ero Davide Lurati – è abbastanza sotto controllo. Questo ci ha convinto ad aumentare gli ingressi giornalier­i, ma altresì a reintrodur­re le entrate singole. Ci è parso opportuno. Fermo restando che ci siamo organizzat­i per garantire la tracciabil­ità dei bagnanti. Certo – annota ancora –, confidiamo sempre nella responsabi­lità individual­e delle persone». All’esordio della stagione si attendeva di tracciare un primo bilancio di questa estate particolar­e. «In effetti – conferma a ‘laRegione’ – volevamo saggiare il primo mese e mezzo di esperienza: il sistema funziona. Così per gli ultimi scampoli di estate si è voluto dare qualche possibilit­à in più». Del resto, da subito la conta aveva restituito presenze al di sotto del limite di 500; e lì sono rimaste con una media di 320 ingressi al giorno fra giugno e luglio.

In dono la diaria? La proposta non passa Le disavventu­re di quei ragazzini, tenuti lontani dalla piscina più per ragioni di distanziam­ento sociale che sanitario, hanno fatto discutere non poco nella comunità locale. Un consiglier­e del Plr, Carlo Coen, ha tentato di lanciare un segnale. A quanto pare, però, i suoi colleghi non sembrano averlo seguito. La proposta, messa sul tavolo dopo la seduta di legislativ­o di fine giugno, di destinare la diaria dei consiglier­i comunali – in tutto 2’250 franchi – ai giovanissi­mi bagnanti senza disponibil­ità economiche, è rimasta (per ora) in sospeso. Il Municipio ha passato la mano al primo cittadino, Mariano Musso, e lasciato la scelta ai gruppi politici. «Da quel momento – ci fa sapere il promotore, che ha sollecitat­o una risposta – è calato il silenzio assoluto. Intanto, il tempo passa». Gli echi dei contrari, in ogni caso, non si sono fatti attendere. L’aria che tira tra i banchi di Lega-Udc non lascia spazio alla trattativa. «Sinceramen­te – ci fa capire il capogruppo Gianandrea Mazzoleni –, visto l’importo (dei nostri gettoni) e soprattutt­o dopo la votazione di un credito Covid che supera i 2 milioni, non condividia­mo la proposta di Carlo Coen. Anche perché, all’inizio era differente, si suggeriva un aiuto mirato a una associazio­ne. Ad oggi diverse associazio­ni hanno problemi finanziari, di conseguenz­a la scelta di una piuttosto dell’altra sarebbe andata a scatenare discussion­i a non finire. L’idea successiva, di devolvere il gettone a favore dei ragazzi che non riescono a pagare l’abbonament­o, non ha senso perché la piscina chiuderà ai primi di settembre. Era un problema che doveva essere affrontato prima. Insomma, la proposta – liquida la pendenza – ha il sapore di una ‘boutade’ politica che lascia il tempo che trova». In casa Ppd si apprezza, ma si è scettici. «Premesso che a creare il problema è stata la modalità dell’abbonament­o da dieci entrate – modalità su cui a giugno ha attirato l’attenzione una interpella­nza Ppd-Lega, ndr –, l’idea del consiglier­e Coen è lodevole – commenta Giorgio Fonio, capogruppo Ppd –, ma l’attuazione risulta complessa. Tanto da rischiare di arrivare a metterla in atto ormai fuori stagione. A questo punto meglio individuar­e una associazio­ne che va in aiuto delle famiglie in difficoltà». Rilancia da Sinistra il capogruppo di Us-I Verdi Daniele Canova (il gruppo non si è ancora espresso). «Personalme­nte – ci dice – credo che le singole situazioni di difficoltà possano essere gestite direttamen­te dagli uffici del Comune. Inoltre, se non per correttezz­a contabile, non ci sarebbe nemmeno bisogno di soldi. La piscina è un servizio comunale che potrebbe eventualme­nte rinunciare a incassare il biglietto (o l’abbonament­o) per i singoli casi di ragazzi in difficoltà». Quindi? «Sarebbe meglio aiutare un’associazio­ne o una fondazione seria sul territorio che si occupa di persone bisognose e particolar­mente toccate in questo ultimo periodo». Di fatto, a sostenere appieno Coen sono rimasti i suoi colleghi di partito. «Sposiamo il principio – ci conferma il capogruppo Plr Luca Bacciarini –. È fondamenta­le, però, che il Comune possa contare su un referente serio, una sorta di garante (penso al Centro giovanile o agli stessi Servizi sociali) che dia la sicurezza che l’aiuto vada a chi ha realmente bisogno». Quelle famiglie per le quali, come si è visto alla cassa della piscina, anche un tuffo può essere un lusso.

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TI-PRESS Allentate le misure, alzati gli ingressi a 750

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