Ripara in Lituania l’anti-Lukashenko
Tikhanovskaya forse costretta ad andarsene
Minsk – Svetlana Tikhanovskaya non è più in Bielorussia. La leader dell’opposizione che ha contestato la rielezione alla presidenza di Aleksander Lukashenko ha lasciato inaspettatamente il Paese in circostanze poco chiare e si trova adesso in Lituania. È al sicuro, ha annunciato il ministro degli Esteri lituano Linas Linkevicius. Ma il sospetto è che la dissidente sia stata costretta ad allontanarsi dalla Bielorussia, forse con le minacce, probabilmente sotto la pressione del governo. Di certo in un momento molto delicato per il Paese, messo in ginocchio dai duri scontri tra la polizia e i manifestanti, che contestano il dubbio trionfo elettorale dell’ultimo dittatore d’Europa.
Gli agenti in assetto antisommossa continuano a reprimere le proteste con migliaia di arresti, e nella notte tra lunedì e martedì il ministero dell’Interno ha confermato la morte di un dimostrante, la prima. Mentre l’Ue ha minacciato sanzioni per quello che ha definito un voto “né libero né equo”.
Poche ore dopo, sul web è comparso un video in cui l’ex casalinga candidatasi al posto del marito, oppositore anch’egli e già in carcere, spiega di aver preso “una decisione molto difficile” per poter riabbracciare i suoi figli, che lei aveva mandato all’estero per motivi di sicurezza dopo aver ricevuto delle minacce anonime. In un secondo filmato, Tikhanovskaya chiede ai manifestanti di rispettare la legge. “Vi chiedo di non confrontarvi con la polizia e di non radunarvi in piazza in modo da non mettere in pericolo le vostre vite”, afferma.
Eppure fino a ieri Tikhanovskaya invitava la gente a “non tacere” sui probabili brogli che hanno condotto all’ennesimo plebiscito per Lukashenko ed esortava di fatto la gente a protestare. Cos’è successo nel frattempo? Il motivo di questo apparente cambiamento di programma sembra sia da ricercare in una visita di Tikhanovskaya nella sede della Commissione elettorale nazionale. Lunedì sera l’oppositrice voleva consegnare una denuncia sui risultati falsati delle elezioni, ma sembra che sia stata fermata e trattenuta dalle autorità per diverse ore. Probabilmente i due video sono stati girati proprio in quel lasso di tempo. Nel primo, Tikhanovskaya appare emotivamente scossa. Nel secondo legge palesemente un testo scritto chissà da chi. I suoi alleati sospettano che Tikhanovskaya abbia dovuto abbandonare la Bielorussia sotto la pressione del governo. Una di loro, Olga Kovalkova, ha raccontato che la dissidente è stata scortata all’estero dalle autorità e che “non aveva altra scelta”.