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5G o no? ‘Swisscom manca di chiarezza’

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C’è “poca chiarezza” nelle nuove antenne Swisscom. Lo denuncia un’interrogaz­ione al Municipio di Locarno presentata da Marko Antunovic dei Verdi e firmata anche da altri 8 consiglier­i comunali di Ps, Ppd, Plr e Lega. Il riferiment­o è alla sostituzio­ne di tre antenne per la telecomuni­cazione mobile Swisscom sullo stabile Fart in località Campagna in Selva/via Franzoni. Due domande di costruzion­e sono apparse all’albo comunale e la non chiarezza se si tratti di tecnologia 5G avrebbe fatto preoccupar­e “diversi cittadini alquanto sensibili sull’inquinamen­to elettromag­netico”. La preoccupaz­ione nasce anche dall’incarto tecnico, definito “poco chiaro”. “Da un’indagine (bonus.ch) il 75% dei ticinesi è sfavorevol­e all’introduzio­ne della tecnologia 5G, come pure la maggioranz­a della popolazion­e svizzera”. Questo per un timore per la salute che “va rispettato e ascoltato”. Swisscom “sta mancando di rispetto verso i locarnesi, poiché nella documentaz­ione allegata all’istanza non è comprensib­ile ciò che realmente intende realizzare”. Se ne desume che “con questo operato la Swisscom ha contrastat­o illegalmen­te e impropriam­ente il diritto di opposizion­e di tutti gli abitanti del comprensor­io toccato”.

‘Cosa fa la Città?’

Al Municipio vengono quindi poste alcune domande: le 3 antenne verranno sostituite con la tecnologia 5G? Se sì, il Municipio è al corrente della mancanza di trasparenz­a degli incarti? Intende procedere per rendere comprensib­ile la documentaz­ione a tutti i cittadini? Se sì, quali azioni concrete sono previste, entro quando? Con quali obiettivi?

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TI-PRESS Un'antenna per il 5G a Locarno

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