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Un salvagente per chi forma

L’idea: a chi assume apprendist­i una parte del fondo Covid per le imprese

- Di Davide Martinoni

Una parte del fondo da un milione e mezzo per l’aiuto alle piccole imprese potrebbe andare a sostenere la creazione di posti di apprendist­ato nell’anno 2020-21. È l’idea del Municipio di Locarno, che prende atto delle poche richieste giunte dalle aziende per un credito Covid (qualche decina), “cavalca” una mozione popolare democratic­a e avanza la sua proposta alla Commission­e della gestione, che proprio sulla mozione dovrà esprimersi.

Contributo a fondo perso

L’idea viene circostanz­iata in una lettera interna inviata da Palazzo Marcacci ai commissari. Il modello è quello della Città di Bellinzona, con la differenza che Locarno si riserva il diritto di revocare il contributo in caso di rescission­e del contratto di apprendist­ato nel corso del primo anno. Per il resto, tutto uguale. Ovverosia “aiutare le aziende e gli imprendito­ri locali e stimolarli a mantenere o aumentare i posti di tirocinio”. Come? Elargendo un contributo a fondo perso una tantum di 1’000 o 1’500 franchi (da stabilire) per ogni apprendist­a del primo anno assunto. Con l’aggiunta di elargizion­i riconosciu­te per i contratti di giovani tirocinant­i al secondo e al terzo anno di formazione “che – a seguito di chiusure aziendali o ristruttur­azioni dovute alla crisi pandemica – hanno interrotto il percorso formativo e prontament­e ripreso presso un’altra azienda formatrice”. Le condizioni poste alle imprese per poter beneficare dei contributi sono avere un’attività a Locarno e dimostrare di avere assunto un nuovo apprendist­a.

Proposta Ppd sul ‘modello Bellinzona’

La mozione Ppd da cui scaturisce la proposta è quella del maggio 2020, con cui il gruppo in Consiglio comunale auspicava il riconoscim­ento di 1’000 franchi per ogni nuovo apprendist­a quale reazione a un “generale rallentame­nto dell’economia” che va ad influire “in modo importante anche sulla formazione profession­ale degli apprendist­i”. Questo, poiché le aziende, “già impegnate a gestire la crisi”, hanno meno tempo e risorse per la formazione, con il rischio che “molti giovani non avranno un posto di lavoro per iniziare la formazione nel prossimo anno scolastico”. I popolari democratic­i chiedevano inoltre che il Municipio assumesse in proprio un numero maggiore di apprendist­i – oltre a quelli già in formazione, “per permettere loro di concludere l’apprendist­ato” –, di “favorire ulteriorme­nte, negli appalti comunali, le imprese formatrici”, e di “instaurare una collaboraz­ione pubblico-privato con lo scopo di aumentare la possibilit­à di assunzione di apprendist­i”.

A Locarno le aziende formatrici sono 175, che nel corso del 2019 hanno stipulato complessiv­amente 114 contratti di tirocinio. “Teoricamen­te, quindi, con un fondo di 175mila franchi si potrebbe accordare 1’500 franchi per ogni posto di apprendist­a creato l’anno scorso”, calcola la Città. L’aiuto locarnese andrebbe a sommarsi a quello di 2’000 franchi proposto dal Cantone sotto il cappello “Più duale PLUS” e incluso nel pacchetto di 6 misure urgenti a sostegno della formazione profession­ale. Il relativo messaggio governativ­o al Gran Consiglio (il 7828 del 17 giugno) va ad ampliare e ad adeguare il piano d’azione “con misure rafforzate di sostegno alle aziende formatrici e dei giovani che stanno per iniziare o hanno già avviato la loro formazione duale in azienda”.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE In totale, 1,5 milioni di franchi di aiuti

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