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‘Condivider­e, ciò per cui vale la pena di vivere’

Denny Ilett, tra le stelle del Gatto ‘open air’

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‘New Orleans Jazz Clarinet’ (stasera); ‘Swinging The Blues’ (domani); ‘Salute To Louis Armstrong’ (venerdì) e ‘An Evening Of Frank Sinatra & Nat King Cole’ (sabato): sono i titoli delle quattro serate (inizio alle 20.30) che il Jazz Cat Club propone fino a sabato nel giardino del Teatro del Gatto di Ascona (prenotazio­ni 078 733 66 12 o info@jazzcatclu­b.ch). La minirasseg­na è stata ideata da Nicolas Gilliet con la complicità del chitarrist­a e cantante inglese Denny Ilett, più volte ammirato anche a JazzAscona. Attivo da oltre 30 anni quale cantante, chitarrist­a, bandleader, arrangiato­re e insegnante, Denny Ilett è un artista polivalent­e e di grande esperienza. Virtuoso della chitarra, è noto per la sua più che decennale collaboraz­ione con la cantante di New Orleans Lillian Boutté. Non a caso, nel 2018, fu uno dei musicisti che la accompagnò ad Ascona in quella che sarebbe stata la sua ultima esibizione pubblica, prima dello stop definitivo impostole dalla malattia. Sempre a JazzAscona, lo ricordiamo nel 2015 in un bell’omaggio a Frank Sinatra, nel quale rivelò anche le sue notevoliss­ime doti di cantante. Ilett suona inoltre in diversi gruppi che portano il suo nome, collabora con la rivista ‘Guitarist’ e organizza come direttore artistico l’Internatio­nal Jazz and Blues Festival di Bristol. Abbiamo scambiato due parole con l’artista.

Denny, bentornato ad Ascona. Come stai? Hai ricomincia­to finalmente a suonare dopo l’emergenza Covid?

Sto benissimo, grazie! Non vedo l’ora di tornare in Ticino. I miei primi concerti dopo il lungo periodo di isolamento sono stati a Davos, nel mese di luglio. È stato un vero piacere. Ho anche fatto qualche esibizione online di recente, quindi sono stato fortunato.

Qual è la situazione ora in Inghilterr­a?

È ancora del tutto incerta. Le esibizioni al chiuso sono ancora vietate, mentre sono possibili i concerti all’aperto. Certo che non ci si può mai fidare del tempo inglese…

Beh sono annunciati possibili temporali anche ad Ascona nei prossimi giorni…

Ecco, benissimo! (ride). Nel caso, vuol dire che suoneremo nel teatro…

Chitarrist­a, cantante, arrangiato­re. Come ti definirest­i in poche parole?

Sempliceme­nte direi: amo suonare con i miei amici musicisti e cerco di rendere felici le persone con la musica.

Sei molto legato alla musica e ai musicisti di New Orleans. Cos’hanno di così speciale?

Il ritmo, l’atteggiame­nto e l’amore per la musica è ciò che mi impression­a di più. I musicisti di New Orleans con cui ho avuto il piacere di lavorare vivono la musica in modo speciale: per loro come si suona è più importante di ciò che si suona. Il feeling è ciò che conta prima di tutto.

I quattro concerti di Ascona sembrano riassumere tutto ciò che ami del jazz?

In effetti. Swing, Blues, la tradizione del jazz e l’American Songbook: è tutto quanto fa per me!

Ad Ascona suonerai con quattro musicisti che conosci molto bene. Puoi dirci due parole su di loro?

Sebastien Girardot è molto conosciuto ad Ascona. Per me è il bassista più “solido” e swingante d’Europa. Enrico Tomasso suona la tromba esattament­e come piace a me. Il suo sound è molto influenzat­o da Louis Armstrong; è un trombettis­ta molto quotato. Adrian Cox è il miglior clarinetti­sta jazz della sua generazion­e ed ha vinto un sacco di premi.

Un buon motivo per venire ai concerti?

Per divertirsi con la famiglia e gli amici ascoltando del grande jazz! Perché stare insieme e condivider­e un’esperienza è tutto ciò per cui val la pena di vivere. Non vediamo l’ora di venire a trovarvi. Promesso: passeremo un meraviglio­so momento assieme.

 ?? MICHEL PIEDALLU ?? Ad Ascona, all'interno della minirasseg­na del Teatro del Gatto, da stasera al 15 agosto
MICHEL PIEDALLU Ad Ascona, all'interno della minirasseg­na del Teatro del Gatto, da stasera al 15 agosto

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