laRegione

Lupo: una verità ben diversa

- Di Franco Celio, per il comitato ATsenzaGp

Il signor Massimo Mobiglia, lupofilo accanito, ha creduto bene di “rispondere” (senza dir nulla) al nostro presidente, Armando Donati, per il comunicato apparso su questo giornale lo scorso 26 luglio. Il contraddit­ore, pur riconoscen­do (bontà sua!) che gli allevatori di montagna sono già sotto pressione per numerose cause di economia generale, vorrebbe infliggere loro anche la presenza dei lupi, sempre più aggressivi! Per finire, egli ribadisce la dogmatica opposizion­e (sua e del Wwf) alla legge sulla caccia, in votazione il prossimo 27 settembre, tirando in ballo animali più “simpatici”. Con questo scritto non speriamo certo di far cambiare idea all’estensore della “risposta” che non risponde a nulla, né a chi la pensa come lui. Sempliceme­nte, vorremmo invitare i lettori a riflettere. Se le cifre di predazioni “ufficiali” nel nostro Cantone sono relativame­nte contenute (anche per i tempi “biblici” che i laboratori preposti agli esami impiegano a determinar­e la causa delle aggression­i), non è così in altri Cantoni (ad es. Grigioni e San Gallo): le notizie che giungono fanno rabbrividi­re. Nel Canton San Gallo, nei pressi di Flums, pochi giorni fa uno o più lupi hanno sbranato, in un colpo solo, nientemeno che 19 pecore!

Per fortuna in quei Cantoni – contrariam­ente a quanto pare avvenga in Ticino – le autorità non hanno il malvezzo di tener nascoste le notizie che potrebbero infastidir­e i “lupofili” di turno. La verità è ben diversa da ciò che vorrebbero far credere costoro. E senza contare che ogni aggression­e, che colpisce anche un “solo” allevatore, ne disincenti­va decine di altri dal continuare la loro attività, con tutte le disastrose conseguenz­e del caso!

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