Delfinato, su e giù dalle montagne
Egan Bernal, Primoz Roglic, Thibaut Pinot: molti dei candidati alla maglia gialla del prossimo Tour de France, in partenza il 29 agosto, avranno l’opportunità di guardarsi direttamente negli occhi lungo le salite del Critérium del Delfinato, al via quest’oggi in forma raccorciata. Cinque tappe, tutte per scalatori, con altrettanti arrivi in salita. La corsa scatterà da Clermont-Ferrand e si concluderà sull’altipiano di Megève. Nel menu, 18 salite di 2ª, 1ª categoria o hors-catégorie, attraverso l’Alvernia, il Forez, la Chartreuse e le Alpi. Al via del Delfinato, i primi 12 classificati dell’ultimo Tour de France, così come i due grandi assenti, l’olandese Tom Dumoulin e lo sloveno Roglic, annunciato in grande forma dopo la vittoria al Tour de L’Ain, dove ha preceduto il colombiano Bernal. Le molte montagne in programma (Col du Béeal il primo giorno, Col de Porte il secondo, Col de la Madeleine e Saint-Martin-de-Bellville il terzo, Col de la Croix-Fry, Col del Plain Bois il quarto, Col de Romme, Col de la Colombière, Côte de Domancy e salita a Megève il quinto) rappresenteranno un test indicativo anche per Julian Alaphilippe, secondo sabato alla Sanremo. Nella nutrita pattuglia colombiana (Quintana, Lopez, Uran...), al via anche il giovane talento Sergio Higuita. E Chris Froome? Il britannico sta cercando di ritagliarsi un posto nella selezione della Ineos per il Tour de France, ma in squadra non è più il capitano assoluto. E Bauke Mollema non ne ha fatto mistero con la televisione olandese: «Non lo considero più come uno dei pretendenti alla vittoria del Tour. Si vede chiaramente che non ha più il livello necessario per imporsi». Ma il keniano bianco non è certo tipo da alzare bandiera bianca, non lo ha fatto nemmeno dopo il grave infortunio della primavera 2019 ed è sempre intenzionato ad andare alla caccia del suo quinto Tour de France.