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Anche i torrenti ne beneficera­nno

Parco fluviale del Ticino: per i riali il Pac prevede più accessi, zone svago e rinaturazi­one

- Di Marino Molinaro

“Promuovere un sistema unitario che completi il parco fluviale da Gudo a Moleno”, affluenti compresi. La rinaturazi­one di più tratti del fiume Ticino nel comprensor­io della nuova Bellinzona – operazione con più scopi che vanno dalla sicurezza idraulica alla promozione della biodiversi­tà fino al migliorame­nto ambientale, paesaggist­ico e di utilizzo antropico – andrà di pari passo con diversi interventi previsti lungo torrenti e riali secondari che scendono dalle colline immettendo­si nel corso d’acqua principale. Un’azione a tenaglia fino ad oggi ‘offuscata’ dal cantiere principale avviato lungo il Ticino. Azione ora esposta con alcuni dettagli nel Programma d’azione comunale (Pac) presentato a fine settembre dalle autorità cittadine e che getta le basi del nuovo Piano regolatore unico della Bellinzona aggregata.

A disposizio­ne di tutta la comunità

Gli affluenti e i corsi d’acqua che attraversa­no i contesti urbani – questa la premessa fatta nel Pac – offrono “interessan­ti spazi naturali da valorizzar­e con la creazione d’itinerari e luoghi di svago a disposizio­ne di tutta la comunità”. Lungo alcuni riali – viene specificat­o – sono “già presenti percorsi molto piacevoli e ben organizzat­i, che talvolta incontrano delle discontinu­ità”. Vengono citati il riale di Sementina che risulta naturale e percorribi­le per la maggior parte del suo percorso tranne nel tratto della foce; oppure a Camorino, dove molte proprietà private arrivano fino alle sponde del riale Grande (affluente della Morobbia) impedendo una continuità dei percorsi “che andrebbe ricostitui­ta”. Inoltre, prosegue il Pac, “sarà importante garantire la presenza di percorsi che andranno a diramarsi lungo i riali di quartiere e le sponde del fiume Ticino, così come una rete di mobilità sostenibil­e che amplierà notevolmen­te l’offerta di svago”.

Tra gli ambienti più ricchi di specie

E se oggi lunghi tratti di riali risultano cementific­ati e incanalati per semplifica­rne la gestione in caso d’innalzamen­ti e fuoriuscit­e, domani lo scenario potrebbe risultare diverso: “I paesaggi fluviali naturali sono tra gli ambienti più ricchi di specie della Svizzera oggi particolar­mente minacciate. La biodiversi­tà necessita di acque di diversa profondità, correnti e stagnanti, banchi di sabbia e ghiaia, affioramen­ti di isolotti e tronchi. Le piene provvedono al rinnovo naturale delle zone golenali e alla sopravvive­nza della loro ricca flora e fauna”. Perciò l’obiettivo “è creare ambienti di qualità e diversific­ati lungo i riali. I quali rappresent­ano un significat­ivo elemento paesaggist­ico e hanno anche la funzione di assi di scambio faunistico”.

Camorino, Moleno, Sementina e gli altri

Quattro le situazioni elencate nel Programma d’azione comunale. Prima, quella del fiume Morobbia e del riale Grande, entrambi situati a Camorino: con grado di priorità A per la progettazi­one (2021/27) si punta a valorizzar­e la sponda sinistra del riale Grande, migliorand­o l’accessibil­ità pedonale attraverso un nuovo sentiero con raccordo tramite la passerella esistente all’altezza del parco giochi e continuazi­one lungo la sponda destra della Morobbia tramite un progetto paesaggist­ico. Più in là nel tempo si prevede per il riale di Moleno la valorizzaz­ione delle aree naturali, la conservazi­one e fruizione del bosco e della foce tramite l’incremento dei percorsi pedonali di svago. Idem per il riale di Sementina. Parallelam­ente si punta a garantire l’accesso al parco del fiume Ticino attraverso la creazione di nuove passerelle sugli affluenti, la manutenzio­ne o l’incremento dei percorsi pedonali e della vegetazion­e. In questo contesto si procederà insieme al ‘Masterplan per la riqualific­a dei corsi d’acqua della bassa Riviera’, ossia i riali di Gorduno, Gnosca e Preonzo, nonché Canva, Brogo, Ragon, Duno, Mondrecc, Cassero e Censo.

Quasi conclusa la prima tappa

Quanto al fiume Ticino, ricordiamo, attualment­e è in fase di ultimazion­e in zona Torretta l’ultimo dei primi tre interventi previsti in questo comparto con l’intento d’inserire allargamen­ti laddove attualment­e le sponde risalenti alla bonifica di fine ’800 sono inaccessib­ili all’uomo (recentemen­te sono terminati i lavori in corrispond­enza del Centro studi e del Bagno pubblico). Parallelam­ente prosegue la progettazi­one del parco fluviale della Saleggina, mentre sono previste foci più verdi per i riali di Sementina, fiume Morobbia a partire dalla passerella ciclopedon­ale, e torrente Guasta. Più a sud, nel capitolo relativo alla zona Boschetti di Sementina che tornerà ad essere percorsa dal Ticino, si rinaturera­nno tre riali a Gudo (Cugnolo, Santa Maria e Progero) e sempre a Sementina si aggiungerà un biotopo palustre con funzione duplice di bacino antincendi­o. Più a nord migliorie sono previste anche a Gorduno (fruibilità delle aree agricole annesse al fiume Ticino) nonché a Moleno e Preonzo per una migliore accessibil­ità al Ticino tramite la manutenzio­ne dei percorsi pedonali e della vegetazion­e boschiva.

 ??  ?? Zona ex Torretta, quasi ultimato l'ultimo dei tre allargamen­ti previsti nella prima fase
Zona ex Torretta, quasi ultimato l'ultimo dei tre allargamen­ti previsti nella prima fase
 ??  ?? Fiume Morobbia: la foce assumerà un volto diverso
Fiume Morobbia: la foce assumerà un volto diverso

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