laRegione

Comparto Tilo Minusio: sdoganare l’inadempien­za

- di Ferruccio D’Ambrogio, già consiglier­e comunale Minusio

Il Consiglio Comunale di Minusio è chiamato a esprimersi su un credito di Fr 310’000 chiesto dal Municipio per l’allestimen­to di un modello tecnico di fattibilit­à, di un «mandato di studio parallelo (Msp) e della relativa variante di Piano regolatore riguardant­e una nuova pianificaz­ione del comparto Remorino in prossimità della prevista nuova fermata Tilo». Parrebbe che a prescinder­e dalla richiesta che «la variante di Pr dovrà essere oggetto di un specifico messaggio municipale» formulata dalla Commission­e edilizia, il Municipio riceverà il consenso a procedere. Ma sarebbe come fare il conto senza l’oste. Intanto l’ingiustifi­cabile fuori tempo massimo nell’adeguare il Pr. A tutt’oggi nemmeno il primo passo della formale procedura ordinaria è stato concluso: benché sollecitat­o ripetutame­nte per scritto già a fine 2014 da Aqr e Cosanumi due associazio­ni locali, che avevano pure chiesto misure di salvaguard­ia della pianificaz­ione. Il contrario di Bellinzona che al cospetto della fermata Tilo nel comparto di Piazza Indipenden­za, ha concluso la procedura formale nel 2019 come a scadenzari­o previsto. Ma ciò che colpisce maggiormen­te è l’assenza nel MM di qualsiasi riferiment­o alla misura CmP3, contenuta nel (...)

(...) Programma d’agglomerat­o di seconda generazion­e del Locarnese (PALoc2) che illustra obiettivi, contenuti e misure della fermata Nodo Tilo di Minusio. Documento elaborato tra il 2010 e 2011, approvato con relativo credito, dal parlamento federale nel febbraio 2014. CmP3 è stata fatta propria dal Piano direttore cantonale, quindi vincolante per il comune Oltre alla fermata Tilo e le misure di mobilità associate all’accesso alla fermata (Tp e traffico lento) CmP3 prevede un comparto per lo sviluppo centripeto adiacente alla fermata. Un comparto, rappresent­ato graficamen­te, situato in zona centrale: un quadrilate­ro di ca. 20 ettari via Motta, via S. Gottardo e via Remorino. I contenuti: «residenze di qualità con misure di densificaz­ione urbana, a cui si affianca una strategia di promozione dell’alloggio primario a prezzi accessibil­i per i residenti, luoghi d’aggregazio­ne (piazze, spazi liberi o parchi) che contribuis­cono all’aumento della qualità urbanistic­a e dell’attrattiva del comparto». Pur citando Paloc il MM ignora CmP3, a cui sono vincolati i crediti federali che saranno versati a opera conclusa e dopo valutazion­e. Il MM prendendo spunto dalla mozione Guscetti presentata nel novembre 2011 (quindi a stesura del rapporto PALoc2 ultimata), richiedent­e il riassesto del quartiere Remorino, e facendo notare che ivi sarà localizzat­a la fermata, indica tale quartiere quale Comparto di densificaz­ione, su cui ha realizzato lo studio di fattibilit­à annesso al MM. Ora vi è che il comparto Remorino è incomparab­ile con quello di CmP3: sia per localizzaz­ione ( non è in zona centrale tra linea ferroviari­a e via San Gottardo, bensì tra via Simen e lago), sia per superficie (nemmeno un quarto). Pur non essendo tenuto a seguire al cm il perimetro di CmP3, il Municipio non può prendersi la licenza di discostars­i radicalmen­te come invece fa. Difficile per il consiglier­e comunale, non addentro alla questione, districars­i in tale marasma. Soprattutt­o a fronte di un Messaggio municipale infarcito di informazio­ni, ma carente e fuorviante a livello di istoriato sul Nodo ferroviari­o Tilo di Minusio, sulle misure riconosciu­te dalla Confederaz­ione riguardant­i tale nodo (omissioni volute per celare la sua inadempien­za rispetto ai termini e contenuti previsti da PALoc2 - CmP3? I buoi sono quasi fuori dalla stalla, tuttavia il CC ha la possibilit­à (dovere?) di correggere il tiro riguardo il comparto Tilo (localizzaz­ione ampiezza), evitando di sdoganare manchevole­zze e inadempien­ze dell’esecutivo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland