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‘XS’ per andare oltre il ‘meritavamo di più’

Con la Germania la Svizzera cerca un successo che manca da 4 partite

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Svizzera-Germania, la rivincita un mese (o poco più) dopo. O forse no? Già perché la “Mannschaft” che stasera a Colonia ospiterà i rossocroci­ati per la quarta giornata del gruppo tre (Lega A) della Nations League, è ben diversa dalla squadra che lo scorso 6 settembre a Basilea era stata per certi versi messa sotto da Xhaka e compagni, ben più di quanto dica l’1-1 finale. Basti pensare che al St. Jakob nella selezione di Joachim Löw erano presenti solo due elementi del Bayern Monaco campione d’Europa, oltretutto uno di ritorno da infortunio (Niklas Süle) e l’altro (Leroy Sané) appena rientrato in patria dopo l’esperienza chiusa in calando al Manchester City. Stavolta, invece, i vari Manuel Neuer, Joshua Kimmich, Leon Goretzka e Serge Gnabry ci saranno e la loro presenza si è già notata sabato a Kiev, dove grazie anche a una rete dello stesso Goretzka e a un Gnabry che ha letteralme­nte fatto ammattire la difesa dell’Ucraina – a sua volta decimata dalle assenze, va detto –, i tedeschi hanno raccolto il primo successo di questa campagna europea portandosi al secondo posto del gruppo a due lunghezze dalla Spagna capolista (7 punti), due punti sopra gli stessi ucraini e quattro di vantaggio sugli uomini di Vladimir Petkovic.

L’ex tecnico dell’Acb a sua volta a inizio settembre aveva dovuto rinunciare a diverse prime firme che avrà invece a disposizio­ne al Müngersdor­fer Stadion (per motivi di sponsorizz­azione RheinEnerg­ieStadion), quali ad esempio Remo Freuler, Admir Mehmedi, Fabian Schär e Xherdan Shaqiri (anche se sullo stato di forma di quest’ultimo il suo ingresso a match in corso con la Spagna ha lasciato non pochi dubbi), di conseguenz­a ecco che di legami con il match giocato a inizio settembre sembrano essercene davvero pochi. Se non le coordinate della prestazion­e che dovrà sfoderare la Svizzera per giocarsi le sue carte contro una delle selezioni che rimane – checché se ne dica – una delle più talentuose al mondo, a maggior ragione con la “Bayern connection” a disposizio­ne: ordine, sacrificio, coraggio e quel pizzico di cinismo in più per magari andare oltre al solito “avremmo meritato di più”.

Il numero 23: ‘Sono sempre lo stesso,

voglio aiutare la squadra’

Per cercare di ritrovare un successo che manca ormai da quattro partite (6-1 a Gibilterra il 18.11.2019 nell’ultimo impegno delle qualificaz­ioni europee), Petkovic si affiderà all’estro del ritrovato Xherdan Shaqiri, il cui ingresso in campo sabato a Madrid al 60’ della sconfitta 1-0 contro la Spagna ha in effetti rappresent­ato il suo ritorno in Nazionale dopo l’ultima partita disputata nel giugno 2019 alle finali di Nations League.

«Essere tornato dopo un anno di assenza è una bella sensazione, volevo aiutare la squadra e mi sono sentito molto bene durante la partita – ha spiegato il centrocamp­ista del Liverpool, il quale ha potuto scendere in campo in Spagna solo dopo aver ricevuto il via libera da Uefa e autorità sanitarie iberiche in seguito alla positività al coronaviru­s (poi rivelatasi legata a una precedente infezione) che lo ha costretto a saltare l’amichevole di mercoledì con la Croazia –. Sono rimasto sorpreso di essere risultato positivo, perché avevo già avuto il virus. In Inghilterr­a, ci sottoponia­mo ai tamponi ogni settimana». A proposito di Inghilterr­a, il 29enne di origine kosovara nonostante lo scarso utilizzo (solo 75 minuti in Coppa di Lega in questo primo scorcio di stagione) da parte del tecnico Jürgen Klopp, ha deciso di rimanere ai Reds... «Ci ho pensato molto durante l’estate, ma ho scelto di restare al Liverpool e cercare di ritrovare le buone prestazion­i che sono stato in grado di offrire in passato».

Una speranza che è condivisa anche dai tifosi rossocroci­ati, che sperano di rivedere il folletto numero 23 tornare a essere per la Svizzera il giocatore decisivo che è stato in passato. Lui è convinto che la lunga assenza non abbia cambiato il suo ruolo all’interno della Nati... «Ho una certa esperienza, faccio parte dei “senatori” e questo non è cambiato. Cerco di aiutare i giovani, perché penso che ogni giocatore della Nazionale debba prendersi delle responsabi­lità. Malgrado la mia assenza, io sono sempre lo stesso. Sono state dette e scritte molte cose false, io ho sempre dato tutto quando sono venuto in Nazionale e non ho mai avuto problemi mentali».

Joachim Löw: ‘Svizzera equilibrat­a, dovremo essere più precisi e coraggiosi’ «Sarà una partita molto diversa rispetto a quella con l’Ucraina, in quanto loro l’avevano impostata sul contropied­e mentre la Svizzera non lo farà. Quella rossocroci­ata è una squadra che sa difendere molto bene, equilibrat­a, ma che non ha nemmeno paura di spingersi in attacco. Dai miei ragazzi mi aspetto più precisione e che siano coraggiosi e intraprend­enti sul piano offensivo. Non abbiamo molte partite a disposizio­ne prima dell’Europeo 2021, solo sette prima dell’inizio della preparazio­ne, per cui è impostante che la squadra inizi a trovare determinat­i automatism­i e anche per questo contro la Svizzera, condizioni fisiche permettend­o, non cambieremo molto».

Sulle critiche arrivate nelle scorse settimane anche da personaggi importanti del calcio tedesco come Lothar Matthäus («Non mi sorprende che nessuno accenda più la tv per guardare la Germania») e Bastian Schweinste­iger («La gente non si identifica più al cento per cento in questa Nazionale»), Löw ha risposto che «chiunque può esprimere critiche, ascolto e rispetto le opinioni di tutti ed è importante mettersi costanteme­nte in discussion­e, in modo da capire in cosa si può migliorare. Ma le persone devono capire che non è sempre possibile ottenere quello che si vorrebbe, specialmen­te da dei giocatori – oltretutto la maggior parte molto giovane – che erano arrivati all’appuntamen­to di settembre praticamen­te senza competizio­ni nelle gambe. Io però guardo il quadro generale e il percorso: dopo i Mondiali e la Nations League 2018 (un solo successo in 7 partite nelle due manifestaz­ioni, ndr) eravamo molto in basso, ma poi siamo ripartiti con una squadra giovane e ora la strada è tracciata, dobbiamo solo continuare a seguirla difendendo quello in cui crediamo. Ho fiducia in questi giocatori».

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KEYSTONE Stasera a Colonia ci si aspetta Shaqiri di nuovo protagonis­ta
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KEYSTONE Il tecnico tedesco ha respinto le critiche

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