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Un caldo mai visto

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New York – L’ultimo decennio è stato il più caldo sperimenta­to dall’oceano Atlantico settentrio­nale negli ultimi 2’900 anni: lo rivelano i dati delle oscillazio­ni delle temperatur­e superficia­li marine ottenuti dall’analisi dei sedimenti di un lago canadese, che hanno permesso di ricostruir­e questa parte di storia climatica del pianeta con una profondità mai raggiunta prima. Lo indicano sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) i ricercator­i dell’università del Massachuss­ets.

Esiste un indice che i climatolog­i usano per studiare la variabilit­à delle temperatur­e superficia­li del Nord Atlantico: si chiama Amv (Atlantic Multidecad­al Variabilit­y) e “tiene conto di come variano le temperatur­e superficia­li marine nel loro complesso, determinan­do alcuni fenomeni climatici su più anni”, spiega Massimilia­no Pasqui, fisico del Consiglio nazionale italiano delle ricerche (Cnr).

La variabilit­à del Nord Atlantico ha ripercussi­oni su Nord America, Europa e tutta la Russia. Con questa nuova tecnica di analisi, che ha sfruttato lo studio dei sedimenti del lago South Sawtooth Lake di Ellesmere Island, i ricercator­i hanno confermato non solo “che queste oscillazio­ni delle temperatur­e atlantiche durano da almeno 3’000 anni, e quindi sono una caratteris­tica fondamenta­le del pianeta – conclude – ma anche che quest’ultimo decennio è stato il più caldo mai registrato in un arco temporale così ampio”.

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KEYSTONE Quaggiù qualcuno ci ama

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