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Il Paese delle cicogne

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Berna – Sempre più cicogne, reintrodot­te negli anni 60 in Svizzera dopo che da noi erano quasi scomparse, svernano nei cantoni della Confederaz­ione, evitando di migrare verso l’Africa. La maggior parte degli esemplari si è stabilito nei cantoni della Svizzera tedesca e francese, ed evitano le regioni di montagna e, in particolar­e, il Ticino, i Grigioni e il Vallese.

Il motivo di questo incremento in Svizzera non è da ricercarsi nel cambiament­o climatico, bensì nel fatto che questi volatili hanno trovato condiziona­i ideali, ossia sempre più cibo che si procurano nelle discariche, ha indicato a Keystone-Ats Peter Enggist, responsabi­le dell’associazio­ne Storch Schweiz (Cicogna Svizzera). Enggist ha confermato un articolo del ‘TagesAnzei­ger’ secondo cui mai prima d’ora nel canton Zurigo sono state contate così tante cicogne con piccoli. Nel gennaio scorso sono state censite 669 coppie, a fronte delle 566 di un anno fa. Sono un migliaio le piccole cicogne nate dagli accoppiame­nti. Circa 70 anni fa, questo uccello era praticamen­te scomparso dai cieli elvetici. Reintrodot­to negli anni 60, il numero di cicogne ha ripreso a salire: negli ultimi dieci anni del 10% all’anno, secondo Enggist.

Sempre meno cicogne – ma ciò vale solo per gli esemplari presenti nell’ovest del continente europeo – migrano in Africa a causa del cibo che trovano in abbondanza nelle discariche.

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