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Piazzale della Posta, sì alla riqualific­a

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Luce verde, dal Consiglio comunale di Brissago, ai lavori di riqualific­a degli spazi urbani adiacenti la Posta. Il legislativ­o, martedì sera, ha infatti accolto la richiesta di un credito di 260mila franchi per la riorganizz­azione e l’abbellimen­to di quest’area molto trafficata, dove stazionano anche i taxi e dove sostano gli autobus dei servizi di linea.

Nessuna obiezione neppure per gli altri due crediti inseriti all’ordine del giorno; 220mila franchi sono stati votati per l’acquisto della nuova scopatrice del comune, 90mila sono invece destinati alla messa in sicurezza degli ormeggi subacquei del Porto alla Resiga. In coda ai lavori, sono state evase 4 mozioni, tre delle quali presentate dal consiglier­e Plr Mauro Martinetti. La prima, relativa alla realizzazi­one e gestione di piazze di esbosco su suolo comunale, è stata ritirata dall’interessat­o in quanto superata dagli eventi; la seconda, con la quale chiedeva verifiche puntuali dello stato dei corsi d’acqua presenti nel territorio (e misure operative prioritari­e) è stata accolta. Dichiarata, infine, irricevibi­le per motivi formali la terza, che proponeva la formazione di una commission­e forestale comunale. Miglior sorte è toccata alla mozione di Sibilla Cagna, (consiglier­a dimissiona­ria del Plr) che suggeriva di sfruttare il sedime dell’ex cimitero per realizzarv­i una piccola “oasi verde”. Una valorizzaz­ione ambientale che potrebbe essere seguita dalla creazione di un parco delle memorie dedicato ai personaggi brissaghes­i che hanno dato lustro al Comune. Idea condivisa dal Municipio, anche se occorrerà cercare di limitare la spesa.

Aiutare i profughi di Moria Prima dello spegniment­o delle luci in sala, da segnalare che anche il Psb ha inoltrato due atti parlamenta­ri. Si tratta di due interpella­nze. Una di esse riguarda gli incentivi comunali per l’efficienza energetica e l’impiego delle rinnovabil­i. In particolar­e il gruppo contesta l’ammontare del contributo (fino a un massimo di 2’000 franchi) al quale ha diritto il domiciliat­o che acquista una bicicletta elettrica. Un sussidio ritenuto “eccessivo e controprod­ucente, perché induce le persone a comprare un bene di cui non hanno effettivam­ente bisogno. Senza contare che l’utilizzo del mezzo risulta spesso di carattere ludico e non di reale necessità”. Di tutt’altro tenore la seconda interpella­nza, che chiede al Municipio di seguire l’esempio di diverse città svizzere e accogliere, d’emergenza, un certo numero di rifugiati del campo profughi di Moria, sull’isola di Lesbo, costretti vivere in condizioni disumane. Collaboran­do, se del caso, con Cantone e Confederaz­ione in questo senso.

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TI-PRESS Abbellimen­to in arrivo

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