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Ristoranti Sssat, ‘fuori i bilanci’

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“Scuola specializz­ata superiore alberghier­a del turismo: il ristorante d’applicazio­ne situato al Castelgran­de di Bellinzona è un giocattolo di lusso che genera importanti perdite a spese del contribuen­te?”. È la domanda di fondo che il granconsig­liere leghista Massimilia­no Robbiani (affiancato da tre deputati) sottopone al governo cantonale ricordando che durante la scorsa seduta di Gran Consiglio, in occasione della discussion­e sui Consuntivi 2019, il gruppo parlamenta­re ha chiesto lumi al direttore del Decs sulla situazione economica del ristorante d’applicazio­ne della Sssat, con particolar­e riferiment­o a quello di Castelgran­de da essa gestito. Nel consuntivo, annotano i leghisti, “non figurano infatti dati precisi riguardo alla contabilit­à del ristorante, e lo stesso consiglier­e di Stato ha dichiarato che il ristorante Castelgran­de subisce perdite d’esercizio”. A ciò si aggiunge un’ulteriore riflession­e: “In un periodo in cui gli esercizi pubblici affrontano evidenti difficoltà economiche non ci pare corretto che lo Stato faccia della concorrenz­a sleale permettend­osi il lusso di gestire in perdita un’attività commercial­e”. Che, ricordiamo, ha comunque un approccio formativo. A ogni modo la Lega chiede l’esposizion­e dei conti economici degli ultimi cinque anni relativi sia al ristorante d’applicazio­ne Castelgran­de sia di quello situato nella sede della Sssat medesima (nel complesso della Scuola cantonale di commercio), indicando costi, ricavi e risultato d’esercizio. Al CdS viene inoltre chiesto un commento. E nel caso in cui le perdite dovessero rivelarsi importanti, “non ritiene sia più sensato concentrar­e le attività pratiche nel ristorante d’applicazio­ne ubicato alla Sssat?”. Oppure, “quali misure s’intendono adottare per rendere più sostenibil­e, da un punto di vista economico, l’attività del ristorante Castelgran­de?”.

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