laRegione

Sarà Svizzera contro tutti

Fine settimana di fuoco per gli Europei del Monte Ceneri. Colombo atteso protagonis­ta.

- Di Sebastiano Storelli

Nei boschi del Monte Ceneri le poche centinaia di spettatori ammessi dalle normative anti-pandemia avranno gli occhi puntati sulle maglie rossocroci­ate di una Nazionale svizzera ancora alla ricerca del primo importante successo stagionale, nella fattispeci­e un titolo di campione europeo. Quella odierna sarà la giornata clou di una manifestaz­ione che gli organizzat­ori del Vc Monte-Tamaro sono riusciti ad allestire a tempo di record dopo la forzata rinuncia austriaca. Nel weekend verranno assegnati i sei titoli del cross-country individual­e, tre sabato (ragazzi U23 e le due categorie élite) e tre domenica (ragazze U23 e le due categorie juniores). Va da sè che l’attesa maggiore è tutta incentrata per la prima delle due intense giornate. Anche perché al via della prova dei profession­isti – e con ambizioni di ben figurare – ci sarà anche l’“enfant du pays”, Filippo Colombo. Non sarà ovviamente l’unica freccia all’arco della selezione rossocroci­ata. Anzi, i due principali avversari di francesi (Sarrou e Carod) e italiani (Braidot) saranno soprattutt­o Nino Schurter (che con gli Europei ha un rapporto ben diverso rispetto ai Mondiali, un titolo contro otto) e Mathias Flückiger, reduce dall’argento iridato a Leogang. «Sono pronto a dare tutto me stesso – afferma il 23enne di Bironico – e sarei molto contento con un top 15. Ai Mondiali ho però dimostrato che un top 10 è alla mia portata, quindi perché no?».

D’altra parte, nemmeno chi l’ha progettato e disegnato può dire di conoscere il percorso del Monte

Ceneri altrettant­o bene di Colombo… «Prima di partire per le prove di Coppa del mondo ho avuto ulteriore tempo a disposizio­ne per accumulare giri su giri, lavorando in particolar­e su quei passaggi tecnici che richiedono più tempo per poter essere affrontati in maniera corretta e che io ho già mandato a memoria. In questi ultimi giorni ho trascorso relativame­nte poco tempo sul percorso, anche per non sovraccari­carmi di pressione. Ho comunque potuto notare come alcuni settori, con il susseguirs­i dei passaggi, si siano leggerment­e modificati. Non fa nulla, questo è un percorso che darà vita a una gara spettacola­re».

Il ticinese: ‘Stagione comunque positiva’ Tenere a bada la pressione è senza dubbio cosa buona e giusta, almeno per il diretto interessat­o. Il quale è però conscio delle aspettativ­e create dalle sue ultime prestazion­i, sia in Coppa del mondo, sia ai Mondiali… «Sto affrontand­o le prime competizio­ni importanti in questa categoria e i risultati sono andati ben oltre le aspettativ­e. Non potrei essere più contento, ma so che adesso i tifosi si aspettano molto da me. Farò ovviamente tutto quanto è nelle mie possibilit­à, ma la mia stagione la posso già considerar­e positiva, qualunque sia il risultato di questi Europei. Le prove di Nove Mesto e Leogang hanno rappresent­ato una grande iniezione di fiducia, sono arrivato parecchio vicino ai vertici mondiali. Sento però di possedere ancora sensibili margini di migliorame­nto, ore di allenament­o che a differenza di altri ancora non sto facendo». Una condizione fisica che, sembra strano affermarlo, forse è dovuta in parte anche al lockdown della scorsa primavera… «Non ho la controprov­a, per cui dichiararl­o con certezza è impossibil­e. È però vero che rispetto ad altre stagioni, quando le competizio­ni si susseguiva­no senza soluzione di continuità, in primavera ho potuto svolgere un importante lavoro di fondo che forse adesso sta dando i suoi frutti. A ogni modo, il volume di lavoro effettuato su strada è un aspetto della preparazio­ne che mi piacerebbe riproporre anche nei prossimi anni, in quanto ritengo possa essere una buona attività complement­are per la mountain bike» Un anno fa a Brno, Nino Schurter aveva deciso di non andare alla caccia del titolo continenta­le: quest’anno l’assenza di spicco è quella del suo grande rivale, l’olandese Mathieu van der Poel, campione in carica. Nonostante abbia vinto di tutto e di più, dal grigionese ci si aspetta sempre il massimo e al Monte Ceneri sarà chiamato a rifarsi dopo una Coppa del mondo e un Mondiale non proprio riuscitiss­imi. Ma stavolta, il percorso è assolutame­nte tagliato su misura per le sue qualità… «È un tracciato duro, molto tecnico – afferma l’otto volte iridato –. Ho molti bei ricordi delle competizio­ni effettuate qui al Monte Ceneri, a partire dal mio primo Mondiale, quello del 2003 (argento juniores alle spalle del ceco Kulhavy, ndr), per quanto nel disegno attuale di quel tracciato rimanga ben poco. Sarà comunque una gara molto diversa rispetto a quella di Leogang. In Cdm e ai Mondiali le cose non sono andate come avrei voluto: per diversi motivi, dalla caduta nella prima short-race a Nove Mesto, a un percorso poco adatto in Austria, con una scelta estrema di bicicletta che ha finito per penalizzar­mi, visto che l’attesa pioggia a dirotto non si è fatta vedere. Nonostante tutto, però, ho capito che la forma era in crescendo, adesso sto bene e sono fiducioso. Peccato per l’assenza del grande pubblico, perché personalme­nte mi dà quella percentual­e extra per andare oltre i limiti. Mi mancherà un simile incitament­o, ma pure i miei avversari potrebbero dire la stessa cosa».

Se il campione del mondo Jordan Sarrou e la medaglia di bronzo Titouan Carod saranno tra i grandi favoriti, non vanno dimenticat­i i nomi dell’olandese Milan Vader e al danese Simon Anderassen, esponenti del nuovo che avanza.

In campo femminile la splendida prestazion­e offerta ai Mondiali, con il quarto posto alla sua prima apparizion­e iridata nelle élite, fa di Sina Feri una delle favorite della prova. Gara, quella al via alle 12.15, che potrebbe essere altrettant­o, se non più, spettacola­re di quella degli uomini. Infatti, anche tra le ragazze al via ci sarà la campioness­a del mondo in carica, la francese Pauline FerrandPre­vot, ma pure una Jolanda Neff alla ricerca di un riscatto dopo un prima parte di stagione poco convincent­e (paga i postumi del grave infortunio di inizio anno), ma che su un percorso conosciuto e apprezzato potrebbe ritrovare le giuste sensazioni.

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Dopo la splendida prova al Mondiale, è atteso a una conferma continenta­le

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