laRegione

Pontiggia come Trump?

- Marco Brenni, Lugano

Nell’editoriale CdT del 14.10 l’uscente direttore Fabio Pontiggia, ricomincia a paventare una nuova “isteria” da Covid-19 già solo per le modeste contromisu­re ordinate dalle autorità federali e cantonali. Hanno forse decretato una nuova chiusura generale? Ma nemmeno per sogno: proprio per evitare un nuovo lock down, hanno sempliceme­nte raccomanda­to o imposto l’uso delle mascherine negli spazi chiusi, ma non all’aperto, più qualche misura di contenimen­to come la nuova chiusura di discoteche: tutto qui! Nella sua avventatez­za libertaria, sembra dimenticar­e che le cifre di contagio salgono ovunque, rischiando di divenire esponenzia­li sia in Europa che negli USA. Appare ovvio che la causa fu la diminuzion­e dell’attenzione e disciplina durante i mesi estivi. E oggi quasi ci risiamo, ma le autorità ovunque dichiarano che faranno il possibile per evitare un nuovo lockdown, perché sarebbe solo disastroso-insostenib­ile. In ogni caso, rammento che a Parigi già nelle prossime settimane si stima che il 90% dei posti letto nelle terapie intensive (!) potrebbe essere occupato. Per evitare di giungere a simili gravissime urgenze sanitarie, occorre una ripresa generale di coscienza e disciplina. Ma questo Pontiggia non sembra affatto averlo capito perché nella sua nota spavalderi­a libertaria, mutatis mutandi, somiglia sempre più a Trump.

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