L’istinto degli animali
Vivere e sopravvivere in natura
Le tartarughe di terra si interrano quando arriva il freddo, i gatti scavano per coprire le proprie feci, le rondini costruiscono il nido tutte nello stesso modo; ma come fanno a sapere come comportarsi questi animali? Sono dei comportamenti cosiddetti istintivi, ovvero non scelti razionalmente e autonomamente dall’individuo, che sono tipici di ogni specie. In molti casi, la risposta istintiva viene modulata in base alla situazione ambientale, si può dire che non esiste proprio “l’istinto”, ma esistono molti diversi istinti adattativi, ovvero utili alla sopravvivenza: questi possono essere ereditati geneticamente, trasmessi culturalmente dai genitori o da altri membri della stessa specie o appresi nei primi periodi di vita. Che siano comportamenti istintivi o acquisiti, è ben risaputo che alcuni animali hanno dei comportamenti davvero strani e insoliti. Andiamo a vederne qualcuno.
Tutto senza Gps
Il ratto talpa – conosciuto anche come il ratto talpa del deserto – è un roditore strano; è cieco e coltiva la passione dei tunnel sotterranei ed è paragonato a una bussola, visto che riesce a orientarsi in base al campo magnetico terrestre. Lo strano roditore, infatti, che trascorre gran parte del suo tempo a scavare e attraversare i tunnel, riesce a non perdersi grazie al suo senso di orientamento in base al campo magnetico terrestre. L’uccello giardiniere ama adornare al massimo il suo nido, fino ad arrivare anche a distruggere i nidi dei vicini pur di rendere il proprio migliore. Il fine ultimo è quello di realizzare il nido più brillante che attiri l’attenzione, l’esatto contrario di ciò che fanno tutti gli altri uccelli generalmente. Proprio al fine di attirare una compagna, il maschio costruisce una sorta di nido che possa piacerle, utilizzando fiori colorati, piume, pietre e pezzi di plastica o di vetro per decorare un accogliente salotto per la compagna che lo sceglierà. Nella realizzazione del proprio nido d’amore, l’uccello si basa su un solo colore generalmente, quindi non è una decorazione fatta a caso.
Cuore di pietra?
Un altro animale dal comportamento assai insolito è il cuculo. I cuculi hanno un approccio piuttosto interessante e insolito per quanto riguarda la crescita dei figli, nel senso che non costruiscono un nido per deporre le uova all’interno, anzi le uova vengono deposte nel nido di altri uccelli che si prenderanno cura dei loro piccoli. Il cuculo, di per sé un animale solitario, per questo motivo butta le sue uova nel nido di un altro uccello. Una volta nato il piccolo cuculo, in maniera del tutto naturale, si sbarazza delle altre uova presenti nel nido facendosi trovare come l’unico figlio nato, al fine di potersi assicurare salva la vita.
Mentre la lucertola cornuta ha una reazione piuttosto strana nei confronti dei suoi nemici, sparando un flusso di sangue dal proprio occhio. Il tutto è possibile a causa della pressione sanguigna che viene aumentata fino a fare scoppiare la vena dell’occhio. Il sangue non è velenoso, crea solo confusione per l’aggressore.
E poi parliamo del rituale di accoppiamento del pinguino di Adelia che è assai strano ma accattivante: quando si sceglie una compagna, il pinguino maschio tira un sasso ai piedi della femmina per mettere in chiaro che si è offerto. La partita è finita solo nel momento in cui il pinguino femmina dimostra di aver accettato con una canzone di accoppiamento.
Dietro la dura pellaccia
Uno dei comportamenti più strani è senz’altro quello degli elefanti. Hanno dei rituali unici per quanto riguarda la morte e il funerale dei loro simili: quando s’imbattono in ossa di elefanti morti, per esempio, pare siano in grado di riconoscere che quelle ossa appartengono a un altro elefante. Trascorrono molto tempo a osservare e quasi studiare le ossa in maniera silenziosa e solitamente gli elefanti si recano a far visita agli altri elefanti morti. Dopo la morte di un loro simile, gli elefanti si occupano del corpo dell’elefante defunto, coprendolo con foglie e rami in quanto essi sono degli animali estremamente empatici. Insomma, grandi, grossi e altrettanto sensibili.