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Come sta la lingua italiana in Svizzera e nel mondo?

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“Prima ancora di un luogo e di un Paese, tutti

noi abitiamo una lingua”. È quella lingua, più di ogni altra cosa, a formarci, identifica­rci, distinguer­ci. Ogni volta che muore una lingua, muore un mondo. Ogni volta che una lingua resiste, resistono la diversità, la molteplici­tà, la ricchezza profonda. Lo scrive uno che della propria lingua ha fatto (anche) uno strumento di lavoro, lo scrittore Gianni Biondillo, riassumend­o il valore di una lingua e l’importanza di coltivarla, promuoverl­a, difenderla.

La Settimana della lingua italiana nel mondo (da lunedì 19 a domenica 25 ottobre) – che si tiene per la ventesima volta – proprio a questo serve: a mantener accese le luci sulla ventunesim­a tra le lingue più parlate al mondo (67 milioni in tutto gli italofoni). Un’iniziativa del Ministero degli Esteri italiano che coinvolge naturalmen­te la Svizzera, unica Nazione al mondo al di fuori dell’Italia, del Vaticano e di San Marino in cui quella di Dante, Carducci e Umberto Eco è lingua ufficiale. La RSI – Radiotelev­isione svizzera di lingua italiana – dedicherà dunque vari appuntamen­ti al tema tanto in Radio che in TV che online. Tra questi segnaliamo, su Rete Uno, l’intera puntata di Uno

Oggi di lunedì 19 ottobre a partire dalle 9.05 e, su Rete Tre (Baobab, ore 16, dal 19 al 23 ottobre), la serie in 5 puntate Rodari, maestro di fantasia che ripercorre la vicenda umana e letteraria dello scrittore di Omegna, che proprio in questi giorni avrebbe compiuto 100 anni.

Anche Rete Due ha scelto Rodari, al quale dedica l’intera puntata di Alice, sabato 24 ottobre alle ore 14.35.

Infine, ecco Poetry Slam, un’iniziativa promossa dall’Ambasciata svizzera in Italia e dalla Comunità radiotelev­isiva Italofona in collaboraz­ione, fra gli altri, con la RSI che abbina scrittura, storia e il brivido della sfida. Dove? Nel Salotto di Monk a Roma, martedì 20 ottobre alle 20.15. 8 poeti - 4 svizzeri e 4 italiani - sono chiamati a comporre e presentare una poesia inedita sul tema dell’emigrazion­e dall’Italia alla Svizzera, che ha avuto forti influssi anche sulla lingua italiana. In gara per la Svizzera Margherita Coldesina, Anna Maria Di Brina, Rodolfo Cerè e Tommaso Giacopini.

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