laRegione

Il Ppd: ‘Gruppo di lavoro con tutti gli attori coinvolti’

Bimbi con Dsa e Adhd, mozione di Fonio e Dadò

- Di Jacopo Scarinci

Nel sostegno a bambini con disturbi specifici dell’apprendime­nto (Dsa) e disturbi dell’attenzione (Adhd) ci vuole una marcia in più. Ne è convinto il Ppd che, a nove mesi di distanza dal primo atto parlamenta­re (cfr. edizione del 21 gennaio) e dopo la risposta del Consiglio di Stato (cfr. edizione del 16 luglio) torna alla carica. Lo fa con una mozione, firmata dai deputati Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò, con la quale si chiede al governo di “creare un gruppo di lavoro istituzion­ale composto da rappresent­anti del corpo docenti, associazio­ni di genitori di allievi con Dsa e Adhd, clinici e specialist­i nel settore”. Ma torniamo a gennaio. A quando i popolari democratic­i hanno chiesto lumi “su come vengono gestiti nelle scuole ticinesi gli allievi Dsa e Adhd e su come vengono supportati e sostenuti i docenti sia per quanto concerne la formazione sia in merito al carico e alle modalità di lavoro per seguire e aiutare questi allievi”. La risposta del governo, si legge nella mozione di Fonio e Dadò, “ha permesso di comprender­e che nel corso degli anni sono stati fatti dei passi per un migliorame­nto delle condizioni quadro ma, come in tutte le cose, vi sono ancora degli importanti margini di migliorame­nto allo scopo di mettere tutti gli attori coinvolti nelle condizioni ideali di poter formarsi e formare”. Il 3 aprile 2014, ricorda il Ppd, “il Dipartimen­to educazione, cultura e sport ha introdotto una direttiva importante ma che, anche alla luce del sempre maggiore numero di casi riscontrat­i di Dsa e alle nuove conoscenze acquisite sulla tematica, dovrebbe venir adattata e revisionat­a”. Per di più, “nel nostro cantone non vi sono analoghe direttive specifiche e a sostegno degli allievi con Adhd”. I numeri fanno comprender­e bene l’ampiezza del fenomeno, e vengono forniti dalla mozione popolare democratic­a: “Nel 2019, soltanto presso l’Ente ospedalier­o cantonale (nelle due sedi di Lugano e Bellinzona che offrono esami neuropsico­logici e logopedici) sono stati valutati circa 600 bambini e ragazzi con difficoltà scolastich­e. Nel 2015 il numero di bambini valutati era di 326. Si può notare quindi una crescita importante”. E per il 2020? “Si prevede di raggiunger­e la cifra dell’anno scorso, nonostante le chiusure e le limitazion­i dovute alla pandemia”. Spiega Fonio alla ‘Regione’: «Riconoscia­mo l’impegno del Decs sul tema. Quello che oggi chiediamo e speriamo di vedere è che si riesca a mettere a un tavolo tutte le componenti coinvolte, ognuna con la propria esperienza. Il tema crea preoccupaz­ioni alle famiglie, ai docenti, a tutti i livelli. Ci sono specialist­i molto preparati che potrebbero dare un contributo al tema, lavorando insieme nell’interesse di ragazzi, famiglie e docenti».

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TI-PRESS Si spera in un passo avanti

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