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Spazio per i tavolini? ‘Sì, ma va pagato’

La Gestione approva l’idea di estendere le terrazze in piazza, ma non gratuitame­nte

- Di Serse Forni e Davide Martinoni

Mantenere e rendere definitivo, con tanto di regolament­o, l’utilizzo di una fetta più ampia del lungolago di Ascona per sedie e tavolini di alberghi e ristoranti. La proposta del Municipio piace; almeno quanto sono piaciute agli avventori, turisti e ticinesi, le terrazze ampliate, con un maggior distanziam­ento fra le persone per evitare la diffusione del Covid-19. L’obiettivo, con una visione chiara per i prossimi anni, è quello di rendere la piazza del borgo un vero e proprio salotto elegante, pensando anche a un arredo curato e a migliorame­nti estetici. L’idea dell’Esecutivo è quella di concedere gratuitame­nte questo spazio in più, anche perché il numero dei posti a sedere resterà il medesimo. Allo stesso tempo, tuttavia, ai ristorator­i verrà richiesta una sovrattass­a durante le manifestaz­ioni.

Il tema approderà martedì 27 ottobre in Consiglio comunale, durante una seduta che – per questioni sanitarie legate al coronaviru­s – si svolgerà a porte chiuse. E sulla questione dei tavolini già si annuncia dibattito. Infatti, se la Commission­e delle petizioni non ha nulla da ridire, quella della Gestione chiede invece al Municipio di ripresenta­re la proposta a dicembre, con alcune modifiche.

I commissari (hanno firmato il rapporto esponenti dei diversi partiti) sono d’accordo che “questa sia la strada da seguire per poter continuare anche in futuro a offrire ai turisti e ai cittadini una piazza elegante, di qualità, che invogli la gente a visitare e a godersi un momento in riva al lago”. Nulla da eccepire sul principio, quindi. Tuttavia, seppur consapevol­e del fatto che i posti a disposizio­ne dei ristorator­i non vengono aumentati, “è innegabile che l’esercizio pubblico ne guadagna in qualità, con un conseguent­e ritorno economico. Ragione per cui, consideran­do pure l’ottimo risultato ottenuto dai ristorator­i nei mesi successivi al lockdown, non troviamo corretto che tale precario venga concesso a titolo gratuito. Invitiamo il Municipio a rivedere con un leggero rialzo, sempre entro i limiti della forchetta prevista dal regolament­o comunale, la tassa per la messa a disposizio­ne di tale precario”.

Una sovrattass­a da rivedere

La Gestione passa quindi al secondo aspetto: la sovrattass­a a favore delle manifestaz­ioni da imporre per l’occupazion­e dello spazio pubblico con i tavolini, basata sul numero di posti a sedere concessi su licenza cantonale. Per il Municipio sarà limitata ai ristorator­i che utilizzano il precario. Favorevoli alla stessa sovrattass­a, i commissari “non ritengono corretto esentare gli esercenti che non usufruisco­no di un precario, visto che anche loro approfitta­no degli eventi”. Da qui l’invito al Municipio “a trovare altri criteri per la riscossion­e di tale tassa. Criteri che tengano maggiormen­te conto della correlazio­ne causale tra i benefici del ristorator­e e la manifestaz­ione”. E i commissari si spingono oltre: a contribuir­e agli eventi non vanno chiamati solo gli esercenti con tavolini su suolo pubblico, ma anche gli altri e persino gli alberghi e magari i negozi del nucleo. Concludend­o, la Gestione – pur riconoscen­do la bontà dell’idea – si esprime negativame­nte sulla formulazio­ne adottata dal Municipio, che è invitato “a ripresenta­re tale messaggio con le debite modifiche al Consiglio comunale di dicembre, in modo da poter trovare una soluzione che metta tutti d’accordo”, con un regolament­o che potrà poi essere adottato all’inizio della stagione turistica 2021.

In Città aiuta anche il Pr del centro storico A Locarno una richiesta di confermare e rendere prassi gli spazi accresciut­i a favore degli esercenti emergeva da un’interrogaz­ione di Alberto Akai e Simone Merlini, cui il Municipio aveva risposto all’inizio di settembre. La bontà delle soluzioni veniva riconosciu­ta anche dalla Città, che ricordava per altro come già in passato fosse possibile richiedere ampliament­i; non parliamo quindi di una novità in senso assoluto. Per quanto riguarda il futuro, la porta è aperta, e lo aveva testimonia­to anche pubblicame­nte il sindaco Alain Scherrer. “Bisognerà evidenteme­nte però tenere conto – scriveva il Municipio – delle grandi manifestaz­ioni come Moon and Stars e il Festival del film d’estate, e Locarno On Ice d’inverno e della necessità di parcheggi nelle zone interessat­e agli ampliament­i. Al netto della ripresa della pandemia, veniva ipotizzata un’estensione invernale per compensare la perdita di posti all’interno degli esercizi pubblici. Questo sarà (sarebbe) facilitato dalla variante di Piano regolatore del centro storico, che a determinat­e condizioni permette la chiusura delle terrazze sui tre lati.

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TI-PRESS Un salotto in riva al lago

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