laRegione

Fioccano le firme contro le antenne 5G

Terza petizione in poco tempo. Impianto previsto ai Saleggi, vicino alle scuole.

- Di Davide Martinoni

Un’altra raccolta di firme contro la posa di antenne per la tecnologia 5G. Ed è la terza nel giro di poche settimane. Succede a Locarno, questa volta nel quartiere Rusca e Saleggi. Le due precedenti – ognuna capace di coinvolger­e circa 700 persone – esprimevan­o preoccupaz­ione per altrettant­i impianti di telefonia mobile nel quartiere Campagna.

A fare riferiment­o alla terza petizione, di cui tra l’altro è il primo firmatario, è Marko Antunovic, consiglier­e comunale dei Verdi, che unitamente al collega Matteo Buzzi ha appena presentato al Municipio di Locarno un’interpella­nza (e non è la prima nemmeno questa) sulla tematica e la confusione che continua a gravare su di essa.

‘E le linee guida cantonali?’ L’interpella­nza dà notizia di una nuova antenna per cui Swisscom ha pubblicato una domanda di costruzion­e all’albo comunale. Il problema è che sorgerebbe a 50 metri dalla Scuola dell’infanzia dei Saleggi e a poco più di 100 dal Liceo cantonale. Inoltre, “a pochi metri si trovano anche la Scuola elementare e le Scuole medie di Locarno”. Se fossero applicate le linee guida cantonali del 2016 con il relativo esempio del sistema a cascata, notano i firmatari dell’interpella­nza, “l’antenna sarebbe in pieno contrasto” con le normative. “Il principio del modello a cascata prevede inoltre che prima di raggiunger­e la zona di minima priorità si dovrebbero esaurire le altre, ciò che non sembra il caso”.

Viene rilevato che “la scuola dell’infanzia non è neppure menzionata nei Laus nella scheda. Perché? Luoghi sensibili come questi rientrano nella minima nel modello a cascata. Inoltre, se si consulta la Legge federale sulla protezione dell’ambiente, si legge il seguente principio: ‘Le limitazion­i delle emissioni sono inasprite se è certo o probabile che gli effetti, tenuto conto del carico inquinante esistente, divengano dannosi o molesti’”.

Viene inoltre contestato l’interesse pubblico dell’antenna, “che oltre ad essere in un luogo molto delicato per i gruppi di persone toccati, sarebbe la settima antenna 5G a Locarno (se non si considera quella provvisori­a sulla Posta). Il numero di antenne di quinta generazion­e nel Comune, soprattutt­o consideran­do i loro raggi di copertura, non può e non deve essere infinito”.

‘Attendere le procedure di ricorso’

Poi nell’interpella­nza viene criticata la politica di Swisscom, che “anziché limitarsi ad un servizio pubblico su mandato della Confederaz­ione, erigendo un numero potenzialm­ente enorme di antenne lavora per fini di profitto. Così facendo lede gravemente il principio di precauzion­e, poiché l’intervento non rispetta il principio della proporzion­alità”. Swisscom, ancora, “dovrebbe essere tenuta ad attendere l’esito finale di tutte le procedure di ricorso riguardant­i le domande di costruzion­e o potenziame­nto relative alle antenne di telefonia mobile a Locarno prima di introdurre altre domande di costruzion­e, soprattutt­o in luoghi vicinissim­i a scuole, addirittur­a scuole dell’infanzia”. Infine al Municipio vengono poste domande sul trend di costruzion­e di antenne 5G in città; sull’interessam­ento pubblico in merito e sulle intenzioni operative “per tutelare i bambini da un potenziale danno alla salute”; su un’eventuale valutazion­e “della possibilit­à di definire un numero massimo di antenne nella città”, pianifican­done l’introduzio­ne; e sul perché “ancora oggi a Locarno non vengano applicate le linee guida cantonali a cascata”.

 ?? INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? Con le antenne arrivano le proteste
INFOGRAFIC­A LAREGIONE Con le antenne arrivano le proteste

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland