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Tutte le bandiere possibili e immaginabi­li

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A Locarno sarà un continuo sventolìo di bandiere: quella svizzera, quella del Cantone e anche quella con il gonfalone pardato. Questo, sia all’esterno di Palazzo Marcacci, sia nella sala del Consiglio comunale, sia nelle 7 sedi scolastich­e cittadine. Lo ha deciso a larga maggioranz­a (22 voti favorevoli sui 33 consiglier­i presenti) il legislativ­o, accogliend­o la mozione di area leghista presentata tre anni fa dall’ormai ex consiglier­e comunale Aron D’Errico, poi fatta propria dal collega di movimento Omar Caldara. Ebbene, in seduta, lunedì, il Ppd Mauro Belgeri ha espresso l’apprezzame­nto della commission­e della Legislazio­ne, per la quale da relatore aveva sottoscrit­to il rapporto. Un rapporto, appunto, favorevole, consideran­do «il momento in cui è necessario riscoprire la fierezza del sentimento patrio».

Non così netta era la posizione del Municipio, secondo il quale sarebbe stata più opportuna una soluzione di compromess­o: esporre in permanenza la bandiera comunale in tutti gli stabili dotati di supporti, affiancand­o quella rossocroci­ata solo nelle ricorrenze particolar­i. Ma non è andata così: dotare le scuole dei suddetti supporti costerà 28mila franchi, e altri 3’200 annui dovranno essere spesi per la sostituzio­ne delle bandiere, più utilizzate e soggette quindi all’usura.

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TI-PRESS Tre vessilli son meglio di uno

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