laRegione

Beppe sognava un mondo diverso

- Di Matteo Caratti

Ciao Beppe, te ne sei andato anche tu. In punta di piedi, come spesso in punta di piedi, a voce bassa, apparivi in redazione, nell’ufficio di un collega e, quasi dovessi scusarti, gli sottoponev­i il testo dell’articolo che aveva appena scritto con qualche proposta di correzione. Proposta praticamen­te sempre azzeccata, vista la tua grande cultura, nutrita dall’attaccamen­to alla conoscenza da te costruita mattone su mattone lungo una vita intera. Ma di te ho stimato soprattutt­o la coerenza ai valori dell’etica e della solidariet­à che avevi scelto. Era e tale è stata la tua coerenza di ‘compagno’ tutto d’un pezzo, che non poche volte – pur di dire quello che pensavi e che era giusto dire o fare – ci hai rimesso di persona.

Pochi anni fa, entrando per caso in una delle tante corti in occasione del Festival di narrazione di Arzo, mi sei inaspettat­amente apparso e mi hai sorriso. Un sorriso speciale, umanissimo, come le tue risate sincere. Senza saperlo ero entrato in casa tua. Un angolo del tuo giardino faceva parte dei pittoresch­i spazi, come le corti, messe a disposizio­ne del pubblico. E di te ho allora scoperto anche un altro lato: il tuo (grande) pollice verde e il tuo grande attaccamen­to alla terra. Alla terra che è bassa e che costa fatica, conoscenze e pazienza coltivare. Un incontro bello che è stato anche l’occasione per rifare il punto sui tanti temi in un mondo spesso sofferente che è quello che è. Un mondo che tu non hai mai smesso di sognare e volere diverso.

 ?? TI-PRESS ?? Giuseppe Dunghi, sempre coerente
TI-PRESS Giuseppe Dunghi, sempre coerente

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland