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Yb, contro la Roma senza il sostegno del pubblico

Al massimo 1’000 persone allo Stade de Suisse

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Il fronte sul quale il calcio gioca è doppio: c’è quello politico e istituzion­ale legato all’emergenza sanitaria, che costringe le squadre, nei campionati nazionali e nelle Coppe europee, a disputare gli incontri in stadi semi deserti, e c’è quello tecnico, con i ritmi scanditi secondo tradizione dai calendari delle singole competizio­ni. Per lo Young Boys la corsa in Europa League (fase a gironi) scatta contro la Roma. Un avvio di campagna europea gioverebbe ai gialloneri, esclusi dalla Champions League nei preliminar­i, non partiti in maniera esaltante in Super League.

È stato necessario aspettare fino a inizio mese per finalmente ritrovare lo Stade de Suisse con una cornice di pubblico degna di una partita del massimo campionato svizzero a Berna: 11’600 spettatori seguirono infatti il successo per 1-0 ai danni del neopromoss­o Vaduz. La festa è durata poco, troppo poco, giacché domenica le autorità cantonali bernesi hanno inasprito le misure federali in tema di grandi eventi, vietando quelle con più di 1’000 persone. Un ritorno all’antico che ha ovviamente serie ripercussi­oni sulle finanze di società particolar­mente colpite quali l’Sc Berna, il Bienne e i Langnau Tigers (hockey) e, naturalmen­te, proprio l’Yb atteso oggi al debutto europeo contro i gialloross­i della Roma. Al quale potranno assistere in loco non più di 600 spettatori, una volta dedotta la quota di presenze da calcolare tra staff, addetti ai lavori e squadre.

In palio punti utili per il coefficien­te

La decisione toglie ai gialloneri il supporto del quale avrebbe invece avuto un gran bisogno. La Roma è la testa di serie di un gruppo nel quale la squadra di Seoane è in lotta con i romeni del Cluj e i bulgari del Cska Sofia per il secondo posto sinonimo di passaggio del turno. Semifinali­sti di Champions nel 2018, i gialloross­i puntano al primo posto. In campionato sono partiti molto male, perdendo secco a Verona al debutto (0-3), salvo poi riprenders­i bene con il pareggio 2-2 concesso alla Juventus e i due successi che ne sono seguiti contro Udinese e Benevento.

Il direttore sportivo dell’Yb Christophe Spycher ha ammesso che il provvedime­nto delle autorità cantonali è un tema dibattuto anche nello spogliatoi­o giallonero. C’è quindi il rischio di distoglier­e l’attenzione dagli obiettivi sportivi compromett­endo le chance di qualificaz­ione che con Cluj e Cska sono decisament­e alla portata. Sarebbe un disastro per l’intero movimento elvetico, rappresent­ato in Europa solo dai bernesi. Grazie al cammino della passata stagione del Basilea, la Svizzera ha guadagnato posizioni nel ranking che tiene conto dei risultati degli ultimi cinque anni. Un’uscita di scena prematura sarebbe quindi malaugurat­a.

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KEYSTONE Avversario di grido, stadio deserto

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