laRegione

Cassa malattia e Covid-19 dove andremo?

- Roberto Sanvido, Lugano

Nello scorso giugno 2020 il signor Heinz Brand, presidente di Santésuiss­e prometteva che i premi delle Casse Malattia non sarebbero aumentati perché non esistevano i parametri per tale aumento. Se a ciò aggiungo che già nel 2019 scrivevo dei 16,5 miliardi di costi eccessivi nella salute è presumibil­e che dovremmo avere delle riduzioni, poi ci ricordiamo dei famosi 400 milioni incassati in eccesso fino al 2013 di cui ne hanno rimborsati solo 59, ci troviamo con una partita di giro a favore del Ticino di 341 milioni. Ora mi chiedo tra promesse, sprechi e soldi sottratti come mai il Ticino si trova a subire questi aumenti, quando con dei semplici conti matematici dovremmo avere come minimo una riduzione annua di almeno Chf. 240 per 4 anni consecutiv­i e per ogni assicurato invece ci troviamo oltre il 2% di aumento. Oggi mi chiedo come in un periodo come quello creato dalla pandemia di Covid-19 dove la crisi economica ha ridotto il potere di acquisto ad almeno il 70% della popolazion­e questi aumenti ingiustifi­cati che promesse, sprechi e ruberie avrebbero dovuto scongiurar­e, aumenteran­no la riduzione del potere di acquisto ma anche la dignità esistenzia­le delle persone. Io ho fiducia nei nostri politici e in particolar­e nel Dss che abbia gli argomenti e i dati per far sì che riesca a riportare il campanile al centro del villaggio e che riesca a ridare la dignità a quella parte del popolo che la sta perdendo. Concludo dicendo che 4 Ceo delle Casse Malattia percepisco­no dai 620 ai 780mila Chf annui di compenso, se volete vi faccio un semplice calcolo ogni Ceo prende il controvalo­re del premio integrale pagato da 1’300/1’500 dei suoi assicurati.

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