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Piazzale alla Valle e i segni dei tempi

Il Municipio chiede un credito di 3,8 milioni per interventi di manutenzio­ne straordina­ria

- Di Prisca Colombini

Anno dopo anno, il piazzale alla Valle di Mendrisio è diventato “un importante luogo di aggregazio­ne con attività commercial­i, di ristorazio­ne” e dove “si svolgono regolarmen­te manifestaz­ioni ed eventi di interesse comunale e regionale”. Dopo i suoi primi 25 anni, il complesso progettato dall’architetto Mario Botta sente però il passare degli anni. Il Municipio di Mendrisio ha presentato nei giorni scorsi la richiesta di un credito di 3,8 milioni di franchi per interventi di manutenzio­ne straordina­ria. “In molti elementi costruttiv­i – spiega l’esecutivo guidato da Samuele Cavadini nel messaggio licenziato all’indirizzo del Consiglio comunale – vi sono importanti segni di degrado che non permettono più di procrastin­are alcuni interventi di manutenzio­ne e di risanament­o”. Gli interventi maggiormen­te visibili sono quelli che riguardera­nno piazza, percorsi d’accesso e scale e il ponte carrabile. L’obiettivo del Municipio è eseguire i lavori “con il mantenimen­to in esercizio di piazzale alla Valle, coscienti che però molti eventi che utilizzano interament­e l’area della piazza non potranno svolgersi sia in fase di rifaciment­o della pavimentaz­ione che degli accessi (sicurezza e vie di fuga). Un’attenzione accresciut­a sarà dedicata ai fruitori e alle diverse attività commercial­i, profession­ali e private che si affacciano sulla piazza”.

Piazzale alla Valle oggi

La Città di Mendrisio ha investito nell’acquisizio­ne di circa il 50 per cento del complesso di piazzale alla Valle, “prevalente­mente aree esterne e posteggi a uso pubblico e superfici commercial­i in locazione”. Recentemen­te, sottolinea il Municipio, “sono stati consolidat­i contrati di locazione per ampie superfici a medio-lungo termine; altre superfici minori sono presenti da molti anni in modo consolidat­o e altre presentano rotazioni più frequenti”. Le parti pubbliche “sono state molto sollecitat­e e lo sono tutt’ora da numerosi eventi, alcuni importanti e più invasivi come Estival Jazz, altri come ultimament­e l’apprezzata pista di ghiaccio o sempliceme­nte il regolare mercato del mercoledì, senza dimenticar­e gli eventi straordina­ri che si sono svolti come i Campionati mondiali di ciclismo, le partenze di eventi sportivi regionali o nazionali, così come le proiezioni per grandi eventi calcistici o la Sagra del Borgo”. A piazzale alla Valle è presente anche un autosilo pubblico con 74 posteggi. La struttura, insomma, è “molto utilizzata ed evidenti sono i segni di usura e/o piccoli vandalismi”. Il tempo e la tecnica impiantist­ica utilizzata 25 anni fa “sono le principali cause del degrado maggiore e forse anche meno appariscen­te: infiltrazi­oni in aumento, pavimentaz­ioni rovinate, impiantist­ica e gestione della stessa obsoleta, verniciatu­re o parti metalliche usurate, illuminazi­one poco performant­e e dispendios­a”.

La piazza e gli accessi

Il Municipio presenta poi gli interventi previsti. A partire dalla piazza, dove “le diverse stratigraf­ie che compongono la copertura piana presentano gravi segni di degrado; l’impermeabi­lità non è più garantita e in molte occasioni nemmeno la sicurezza dei pedoni con continui stacchi e rotture degli elementi in pietra naturale”. Per sostituire gli elementi deteriorat­i e risanare la piazza – gli interventi si svolgerann­o in 6 tappe a rotazione per una durata stimata in un massimo di 31 settimane –, “occorre inevitabil­mente procedere a un rifaciment­o totale dell’intera pavimentaz­ione e dell’impermeabi­lizzazione”. Dopo le valutazion­i del caso, il Municipio ha scelto di “mantenere il medesimo disegno geometrico in lastre di granito (gneis) ticinese di maggior spessore ma di dimensioni leggerment­e ridotte e di eseguire i campi centrali sempre in dadi di pietra posati a cerchi concentric­i non più in porfido ma in granito (gneis) ticinese”. Le pavimentaz­ioni in pietra naturale (gneis Iragna fiammato) sui passaggi pedonali sono state incollate su un sottofondo cementizio senza un drenaggio. La proposta dell’esecutivo è quella di “un rifaciment­o completo solo delle aree più esposte non coperte sempre in granito (gneis) con nuovi dettagli costruttiv­i”. La situazione delle scale in pietra naturale “è molto simile alle pavimentaz­ioni orizzontal­i: la mancanza di un drenaggio adeguato ha gradualmen­te deteriorat­o gli elementi, in particolar­e il sottofondo”. La proposta inserita nel messaggio è “un rifaciment­o totale delle scale con tecniche di impermeabi­lizzazione e drenaggio attuali; il materiale di rivestimen­to sarà sempre in pietra naturale gneis)”.

Il ponte non chiuderà

Il ponte è l’unica via di accesso ad alcune proprietà confinanti e all’autorimess­a sotto via Lavizzari. “La struttura portante è ancora in buono stato e non denota problemi statici che ne potrebbero compromett­ere la funzionali­tà e la sicurezza”. È però “indispensa­bile un radicale e completo intervento di risanament­o di tutte le sue parti”. Gli interventi – i lavori sono stimati in 12 settimane – verranno eseguiti “con il mantenimen­to in esercizio del ponte, alternando le lavorazion­i da sotto e dall’esterno dei due lati e smontando alcun parti in metallo”. Il Municipio precisa infine che “interruzio­ni puntuali e limitate nel tempo (eventualme­nte in fasce notturne) saranno probabilme­nte necessarie per il rifaciment­o della piattaband­a, il tutto sempre nel rispetto della sicurezza di utenti e confinanti”.

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TI-PRESS Il complesso è stato edificato 25 anni fa
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TI-PRESS Sei distinte fasi di lavoro per la piazza

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