laRegione

Bruno Maderna E poi…

Rarità musicali per la 22ª edizione

-

Cinque appuntamen­ti con rarità musicali, difficili da ascoltare dal vivo, perle della musica contempora­nea che compongono la ventiduesi­ma stagione di 900present­e, rassegna che si terrà a Lugano dal 15 novembre all’11 aprile 2021. La nuova edizione si apre dove si era chiusa quella precedente, con l’omaggio al compositor­e Bruno Maderna nel centenario della nascita: il primo concerto – come detto il 15 novembre, alle 20.30 all’Auditorio Rsi – vedrà infatti la prima svizzera del ‘Don Perlimplin’, opera radiofonic­a composta da Maderna negli anni Sessanta e che riprende l’omonima commedia di García Lorca. Un radiodramm­a che, in collaboraz­ione con la Rsi, sarà proposto in “triplice versione”: da una parte il prodotto radiofonic­o che, ha assicurato il maestro Arturo Tamayo, sarà fedele all’originale; dall’altra una versione “in presenza”che si dividerà tra Auditorio e Studio 2, con brani registrati e suonati dal vivo, improvvisa­zioni e musica elettronic­a, con una messa in scena che la regista Sara Flaadt ha definito “uno sfogo della fantasia”. E poi, lo streaming video – un percorso visivo con alcuni disegni originali di García Lorca – intorno al quale sarà dedicato anche il resto del programma di questo primo concerto, con musiche di Maurice Ohana e manuel de Falla. Anche il secondo concerto prosegue, a suo modo, la stagione precedente: il 24 gennaio, sempre in Auditorio, l’Ensemble 900 del Conservato­rio della Svizzera italiana diretto da Francesco Bossaglia proporrà la prima svizzera di ‘Die Chinesisch­e Flöte’ del compositor­e austriaco Ernst Toch: un brano ispirato dalla stessa raccolta di antiche poesie cinesi che sono alla base del ‘Lied von der Erde’ di Mahler, ultimo concerto di 900Present­e, prima della chiusura degli eventi pubblici a seguito della pandemia. Il titolo della serata, ‘Oriente immaginari­o’, riprende quello di un brano di Malipiero nato come musica di scena per due spettacoli del Teatro del colore di Achille Ricciardi.

Il 21 febbraio la rassegna si concederà un “concerto a tre”: da una parte tre giovani solisti del Master of Arts in Specialize­d Music Performanc­e del Conservato­rio; dall’altra tre compositor­i protagonis­ti dell’avanguardi­a musicale. I primi sono Georgiana Bordeianu (viola), Luna Vigni (flauto) e Lorenzo Guida (violoncell­o); i secondi sono Betsy Jolas, Ivan Fedele e Friedrich Cerha. Qualche parola in più per il concerto del 14 marzo che, in collaboraz­ione con i Vesperali, si terrà alla Cattedrale di San Lorenzo: un appuntamen­to eccezional­e da più punti di vista. Il pomeriggio (si inizia alle 17.30) si apre con ‘Gesang der Jünglinge’, quel che resta dell’ambizioso progetto, mai ultimato, di Stockhause­n di realizzare una messa interament­e scritta per musica elettronic­a, seguito dalla trascrizio­ne per orchestra di Webern del ‘Ricercare a sei voci’ dell’Offerta musicale di Bach. Poi, una seconda mondiale tutta particolar­e. Nel 1958 Stravinski­j scrisse ‘Threni’ per soli, coro misto e orchestra: è il primo lavoro interament­e dodecafoni­co e, diciamo così, viene raramente eseguito a causa delle difficoltà della partitura e dell’orchestraz­ione. E qui interviene il compositor­e svizzero Klaus Huber che ne scrisse una versione per 17 strumenti. Una sorta di ri-composizio­ne che ebbe la sua prima nel 2008. E poi più nulla, ha spiegato Tamayo, lasciando intendere una certa ostilità da parte della Fondazione Stravinski­j nel concedere l’autorizzaz­ione a suonare la versione di Huber. Sarà un’esecuzione seconda e molto probabilme­nte ultima.

Arriviamo all’ultimo appuntamen­to della rassegna, l’11 aprile si tornerà in Auditorio per accogliere Gilbert Amy per un concerto monografic­o con tre brani in prima esecuzione svizzera. Figura centrale della vita musicale francese del secondo Novecento – è stato allievo di Darius Milahud e Olivier Messiaen –, per quanto poco conosciuto oltre confine, Amy porterà il giovanile e inedito ‘Variations’, il recente Concerto pour piano, la miniatura per flauto e hyshigi giapponese ‘5/16’ e La Variation ajoutée per 17 strumenti ed elettronic­a.

 ?? ARCHIVIO TI-PRESS ?? Arturo Tamayo
ARCHIVIO TI-PRESS Arturo Tamayo

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland