I libri tornano protagonisti in prima serata con Turné Soirée
Uno scaffale di libri somiglia moltissimo a un condominio: contiene storie, personaggi, amori, dispetti e tante altre cose di cui parlare. Leggere è come curiosare nella vita dei vicini di casa. Anche se i “vicini di casa” possono essere lontanissimi, nel tempo e nello spazio.
Nei libri incontriamo persone inventate, sappiamo che non esistono. Ma se lo scrittore è bravo ce ne dimentichiamo: sembrano vere, ci fanno ridere e piangere, preoccupare per le difficoltà che incontrano, e quando siamo a metà della storia vogliamo sapere come va a finire.
La quarta edizione di Turné Soirée – Lo spettacolo dei libri sarà ambientata in uno studio-condominio. Casette abitate da persone diversissime, che accanto a Damiano Realini ea Mariarosa Mancuso diranno la loro sul libro scelto per la puntata, e soprattutto su quel che il libro racconta. Ci saranno un prete, un’influencer, un comico con la chitarra, una mamma e un figlio con lo skateboard. In lavanderia, prenderà posto un ospite sempre diverso.
Partendo da Il nome della rosa di Umberto Eco, che era pazzamente innamorato del medioevo, gli ospiti in studio racconteranno le loro passioni. E parleremo della risata, a volte considerata sciocca e pericolosa (molti non vorrebbero neppure che si pronunciasse la parola “divertimento”, parlando di libri). Il vecchio e Il mare di Ernest Hemingway, premio Nobel 1954, ci condurrà ai Nobel di oggi. Bob Dylan, per esempio. Superospite della puntata Francesco De Gregori, che ne ha tradotto le canzoni in italiano. Suggeriva Carlo Fruttero (che in coppia con Franco Lucentini aveva scritto il bestseller “La donna della domenica”): “Bisognerebbe parlare dei libri come degli amici che invitiamo a cena”. Alla fine di una serata, fateci caso, capita spesso di commentare: “interessante, mi ha fatto ridere, antipatico, un po’ invadente, quella storia l’avevo già sentita”. Gli abitanti
nel condominio di Turné Soirée seguiranno il suo consiglio.