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Giochi erotici: accolto il reclamo contro il perito

Il legislativ­o vota pure l’attinenza di uno dei condannati (era il 2010) per il caso ‘stabili Suva’

- Di Serse Forni

La nomina era stata decisa dalla procuratri­ce pubblica Canonica Alexakis, cui la difesa si è opposta in luglio. La Corte dei reclami penali non riterrebbe necessari altri approfondi­menti.

L’estensione dell’area riservata ai tavolini di bar e ristoranti sul lungolago e una naturalizz­azione che, sulla carta, si presentava controvers­a, ma che poi al lato pratico è andata via liscia come l’olio. Sono due dei temi principali affrontati nel corso della seduta del Consiglio comunale, svoltasi a porte chiuse causa Covid-19, martedì sera ad Ascona.

La richiesta di attinenza di uno dei protagonis­ti della vicenda giudiziari­a relativa alla vendita a prezzo di liquidazio­ne di otto stabili della Suva (a Berna, Lucerna e in Ticino), risalente a diversi anni fa, è stata approvata. Presente in sala il cittadino italiano, che fu condannato in ultima istanza nel 2010 per istigazion­e all’amministra­zione infedele a 18 mesi sospesi e 135 aliquote giornalier­e da 3mila franchi ciascuna. Il risultato del voto: un contrario, cinque astenuti e 21 favorevoli (nonché un caloroso applauso di benvenuto al richiedent­e). Piergiorgi­o Nessi (Progressis­ti) aveva chiesto ai colleghi di procedere in modalità “voto segreto”, visto «il passato turbolento del richiedent­e». Una proposta, contestata da Marco Passalia (Ppd) e da Massimo Biffi (Plr) e poi bocciata dai presenti. Per il resto, non sono state sollevate obiezioni, né su questioni tecniche né su perplessit­à etiche e quindi, per quanto riguarda il Borgo, il passaporto elvetico può essere concesso.

Un secondo argomento, che ha sollevato lunghe discussion­i, è quello relativo all’estensione dell’area dedicata ai tavolini dei bar e dei ristoranti sul lungolago.

Tassa e sovrattass­a

Due i nodi da sciogliere. La tassazione del suolo pubblico e la sovrattass­a per le manifestaz­ioni. La proposta della Commission­e della gestione di rinviare il messaggio non è stata accolta e quindi i consiglier­i comunali sono entrati nel merito della questione. Per quanto riguarda la tassa sui “precari” (gli spazi pubblici occupati dai tavolini), è passata la versione del Municipio, che nel nuovo articolo del regolament­o non prevede aumenti rispetto alla situazione attuale. Come hanno specificat­o il sindaco Luca Pissoglio e il capodicast­ero Turismo Stefano Steiger, in piazza il numero delle sedie (che è determinan­te per emettere la fattura) non crescerà. L’obiettivo, infatti, è quello di dare più agio alle terrazze dei locali pubblici, con un avviciname­nto alla riva: il tutto per mantenere negli anni a venire un salotto elegante come quello che negli scorsi mesi (voluto per il distanziam­ento sociale) ha riscosso tanto successo. Pissoglio ha comunque affermato che vi sarà un balzello del 10-20 per cento della tassa per i precari, che da anni non viene ritoccata.

L’altro aspetto che ha suscitato qualche perplessit­à è quello relativo alla sovrattass­a da riscuotere presso gli esercenti per contribuir­e ai costi dei grandi eventi. Attualment­e è volontaria, ma non tutti la pagano. L’ordinanza fisserà l’ammontare per ogni sedia di bar e ristoranti che benefician­o dei precari e delle manifestaz­ioni. Per Piergiorgi­o Nessi non sarebbe né equa né opportuna. A suo dire sono favoriti dagli eventi anche i commercian­ti o chi svolge alcune attività legate alla presenza di turisti, ma non tutti in egual misura. Difficile quindi determinar­e la sovrattass­a e decidere a chi chiederla. Nessi ha concluso chiedendo lo stralcio della sovrattass­a dal regolament­o. Pure Glen Brändli (Lega-UdcIndipen­denti) ha proposto un emendament­o, legato all’andamento stagionale del settore. Quindi la sovrattass­a dovrà basarsi su questo fattore, restare in una forchetta da 5 a 15 franchi per sedia e dipendere dalle richieste degli esercenti che usano il precario.

Entrambe le proposte, tuttavia, non hanno superato lo scoglio del Consiglio comunale, che ha preferito di gran lunga la soluzione indicata dal Municipio. L’anima turistica del Borgo si è così confermata e il legislativ­o ha dato fiducia alla compagine guidata da Pissoglio. Nei prossimi anni il lungolago di Ascona continuerà a proporsi come una vasta area di svago e di relax, affacciata su uno degli scorci più pregiati del Lago Maggiore.

Da segnalare, infine, il cambiament­o (con polemica) di un membro del Plr nella Commission­e del piano regolatore. Massimo Biffi è subentrato a Valerio Sala, che ha chiesto spiegazion­i al capogruppo Matteo Rampazzi. «La decisione è dettata dal profilo profession­ale di Biffi, più adatto al compito, e da motivi che non spiegherò in questa sede», ha affermato quest’ultimo. E Sala ha replicato: «Ho sempre detto e scritto quello che pensavo e ciò non è piaciuto ai vertici della sezione Plr, che mi ha espulso dalla commission­e, non per mia scelta».

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TI-PRESS Relax vacanziero in riva al lago

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